Acciaierie di Piombino, ecco il maxi-archivio

Pronti tre chilometri di scaffali per accogliere tutta la storia della siderurgia della città

Acciaierie

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Livorno, 3 giugno 2018 - Archivio delle acciaierie di Piombino, un patrimonio immenso da salvaguardare. Più di un secolo di storia della città e della siderurgia italiana. Se ne è parlato a Firenze durante una giornata di studi sulla ‘Memoria e contemporaneità. Una, nessuna o centomila?’ organizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e la Regione.

Durante il convegno sono stati allestiti spazi illustrativi su progetti di valorizzazione del patrimonio archivistico della Toscana a cura di enti, associazioni, università. Tra questi ha partecipato anche l’archivio storico del Comune di Piombino per presentare il progetto di recupero dell’archivio delle Acciaierie.

Il progetto, rispetto al quale l’archivio storico è impegnato da tempo, prevede il recupero dell’archivio documentale dello stabilimento, di straordinario interesse storico per la città e per le altre realtà italiane e sovranazionali interessate alla storia della siderurgia, già notificato dalla Soprintendenza Archivistica alla fine degli anni ‘90.

L’archivio, conservato attualmente a Piombino in una palazzina all’interno del perimetro della fabbrica, contiene documentazione che va dal secondo dopoguerra fino agli anni ‘90 del Novecento consentendo la ricostruzione delle varie fasi attraversate dallo stabilimento siderurgico (Ilva, Italsider, Deltasider, Acciaierie e Ferriere, Lucchini ecc…) e della memoria storica di tutta la città e del territorio

Ci sono circa 3 chilometri di scaffalatura piena di documenti. Le carte rivestono un notevole interesse ai fini della ricostruzione storica dell’attività economico-industriale, del ciclo produttivo, delle caratteristiche sociali del lavoro operaio in Toscana, del rapporto tra industria e città, della sicurezza del lavoro e molto altro.

Di particolare interesse infatti, la documentazione riguardante il personale. L’obiettivo immediato dell’amministrazione comunale di Piombino, in accordo con l’azienda, è quindi quello di mettere in sicurezza l’archivio il prima possibile trasferendolo in una sede più adeguata ai fini della sua corretta conservazione e valorizzazione, sulla base di un contratto di deposito tra azienda e Comune che deve essere ancora siglato.

Il percorso è iniziato dal 2015. Recentemente il Comune ha firmato un contratto di comodato d’uso con la Sol per avere in disponibilità alcuni locali dello stabile ex Volpi, in viale Unità d’Italia, dove poter conservare il materiale documentario ed è in attesa dell’atto ufficiale di deposito dell’archivio da parte dell’azienda per poter procedere con i lavori di adeguamento dei locali Sol e con il successivo trasferimento del materiale.