Barca alla deriva, nessuno a bordo. Mistero in mare per un imprenditore / FOTO

Spiaggiata sul litorale di Vada, era salpata dal porto Lotti alla Spezia

La barca "spiaggiata" a Vada (Novi)

La barca "spiaggiata" a Vada (Novi)

Vada (Livorno) 22 agosto 2018 - L’hanno vista caracollare in mezzo al mare con il fiocco issato solo in parte. Strana andatura per una barca a vela di quelle dimensioni (una Altura Ferretti, modello Atlantide, lunga circa 15 metri, battezzata Lulubelle battente bandiera francese) a poche centinaia di metri dalla riva. Sono bastati questi dettagli ad alcuni giovani del circolo del surf di Vada per capire che quella imbarcazione stava andando alla deriva. I ragazzi hanno subito chiamato i soccorsi e poco dopo un militare della guardia costiera è salito a bordo del dodici metri che, nel frattempo, si era spiaggiato sulle secche al largo di Vada. 

E’ Iiniziato così, nel tardo pomeriggio di ieri, il mistero della Lulubelle. La capitaneria di porto di Livorno ha appurato che a bordo ci sarebbe dovuto essere solo il proprietario. Si tratta di Pietro Fogliani, 56 anni a novembre, appassionato velista, due figli, imprenditore di Sassuolo (Modena) e titolare delle Ceramiche Serra.

Sarebbe lui l’unico passeggero della barca finita alla deriva e del quale, però, non si hanno notizie di alcun genere. La Guardia costiera livornese lo cerca da ieri pomeriggio con diverse unità in mare, l’ausilio di un elicottero e dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Livorno. A tarda sera dell’uomo non c’erano tracce, se non quelle lasciate a bordo e che farebbero pensare che fosse solo.

Da questi stessi reperti (tutti sequestrati dal magistrato di turno, assieme alla barca ormeggiata al porto Cala de’ Medici di Rosignano) si è potuto risalire al luogo e alla data di partenza dell’uomo: porto Lotti a La Spezia sabato scorso. Fogliani quel giorno è stato visto armeggiare intorno alla sua barca e, anche se nessuno era presente quando ha lasciato il molo, non ci sono dubbi sul fatto che abbia preso il largo entro il pomeriggio/sera. 

Da Spezia a Vada ci sono circa 50 miglia nautiche e la Lulubelle le ha percorse in quasi tre giorni di navigazione, se governata o no però non è dato saperlo. L’imprenditore modenese non ha fatto chiamate né ha scritto, ma d’altronde era abituato a fare sempre così. Ragione per cui nessuno né a Spezia né a Sassuolo si è preoccupato di non avere sue notizie da giorni. Appassionato di sport estremi – aveva anche preso parte a una Parigi-Dakar – era solito trascorrere diversi giorni in navigazione solitaria. E forse – ma qui si entra davvero nel campo delle ipotesi – a tradirlo potrebbe essere stato il suo grande amore per il mare e l’altrettanto grande fiducia nei suoi mezzi. 

Gli uomini della Guardia costiera una volta saliti a bordo della Lulubelle hanno notato un particolare: avvolta all’albero dell’elica c’era una cima della barca alla cui estremità era legato un salvagente anulare (il ‘ciambellone’ per capirsi). Forse, ma è davvero prematuro per dirlo, Fogliani si è lasciato prendere dalla voglia di un fare un bagno in mezzo al blu e si è buttato col salvagente in mare per farsi trasportare dalla barca; salvo poi perdere il contatto. Di certo, gli uomini della guardia costiera lo continuano a cercare, tengono aperta ogni ipotesi e lanciano un appello: chiunque avesse notizie utili alle ricerche può mettersi in contatto immediatamente con la sala operativa della capitaneria 0586 826070.