Rave party nel capannone dell’ex Trw

Centinaia di giovani da tutta Italia. Controlli di Polizia e Carabinieri

Rave party (foto di repertorio)

Rave party (foto di repertorio)

Livorno, 4 marzo 2019 -  Un rave party after hours, cioè ‘non stop’, nel capannone ex Trw di via Enriques, da sabato notte fino a domenica notte. La festa con musica tecno, luci, fiumi di alcol, è stata organizzata con il consueto tam tam sui social nello stabilimento metalmeccanico che appartiene al gruppo Fiat. A segnalare questa situazione alla polizia sono stati alcuni passanti. Subito la centrale operativa della questura ha inviato sul posto più volanti: decine di giovani stavano arrivando in via Enriques per il super sballo organizzato per questo week end. C’e chi è arrivato in auto, chi con i mezzi pubblici, altri in camper per garantirsi un riparo per la notte. Qualcuno è arrivato e ripartito in taxi. Altri ancora si sono sistemati nei capannoni vicini, o in baracche attigue per dormire un paio di ore, o per cucinare qualcosa. Mentre la baldoria a tutto decibel e ad alto tasso alcolico andava avanti indisturbata, la polizia (coadiuvata anche dai carabinieri) ha proseguito nei controlli e nel monitoraggio della situazione a scopo precauzionale, con pattuglie in divisa e in borghese. Quando tutto sarà finito la polizia farà una segnalazione alla Procura su quanto è accaduto alla ex Trw. Alla festa dentro lo stabilimento sono accorsi gli appassionati del genere da tutta la Toscana, ma non solo. Grazie al passa parola hanno risposto all’invito giovani anche da Trento, Roma e Milano.

Intanto ieri pomeriggio, mentre le ore passavano, i ragazzi entravano e uscivano barcollando dal capannone usato per il rave. Altri storditi dalla musica e dalla maratona notturna, si accasciavano a terra vinti dalla stanchezza. Ma gli irriducibili, tra due e trecento, erano ancora dentro disposti a non mollare. Non è il primo rave a Livorno, basta ricordare quello del 2014 che si tenne dentro uno dei capannoni alla piattaforma del Biscottino, sulla strada dell’Arnaccio. Si radunarono 1000 giovani e trecento ragazzi furono denunciati per daneggiamento e violazione della proprietà privata.