Terminal gas, il comitato non si arrende

Piombino: nonostante la bocciatura del ricorso da parte del Tar, il gruppo ritiene che nell’udienza di marzo ci potranno essere novità

Protesta contro il rigassificatore

Protesta contro il rigassificatore

Piombino (Livorno), 29 dicembre 2022 - "L'ordinanza del Tar, come tutte le sentenze, ovviamente va rispettata, ma ricordiamo quella “cautelare” è solo una prima fase processuale e noi naturalmente ci auguriamo un maggior approfondimento nel merito (nell’udienza dell’8 marzo), perché questa prima pronuncia non ha cancellato tutti gli aspetti critici del progetto". Così il Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia dopo la bocciatura da parte del Tar del ricorso del Comune di Piombino contro il rigassificatore.

"Nell’ordinanza – afferma il comitato – i giudici sottolineano che la procedura commissariale è in linea con la normativa di urgenza, rilevando una specificità dettata da decreti convertiti in legge. A nostro avviso il Tar avrebbe potuto invece essere la sede per valutare possibili aspetti di illegittimità costituzionale posto che trattasi di impianto a rischio di incidente rilevante per il quale vengono esentate importanti procedure di garanzia per la sicurezza e la salute che invece il dettato costituzionale ritiene preminenti rispetto ad ogni altro interesse. Nell’ordinanza del Tar si legge che non si ravvisano “carenze istruttorie”, eppure:-sono state emesse 129 prescrizioni; -ci sono pareri discordanti tra Enti;-è all’esame un progetto con arco temporale venticinquennale mentre si parla di tre anni in porto; -si prescrivono termini entro i quali si dovrebbero indicare una sede offshore; -si rinviano al Piano di Sicurezza Definitivo le analisi che avrebbero dovuto essere esaminate a priori perché da queste ne deriva la fattibilità; -si lega l’autorizzazione ad opere non finanziate, facendo di fatto venire meno l’intesa tra Stato e Regione".