Per capire i meccanismi che si celano dietro all’accadimento degli eventi può arrivare in soccorso l’ucronia, genere letterario che immagina – partendo da fatti e personaggi veri – una realtà alternativa, credibile. Ma mai verificatasi. Sta anche qui la missione del progetto culminato ieri con la presentazione, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, del prototipo di gioco da tavolo “Livorno 1921: la Rivoluzione a congresso”. La domanda è: “cosa sarebbe successo se...?“. Il boardgame, curato da Ludo Labo per un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’occasione del centenario della nascita del PCI, e coordinato da Game Science Research Center e scuola Imt Alti Studi Lucca, nasce da un lavoro di squadra tra storici e game designer. Ed è proprio a Livorno, che fu teatro del cruciale episodio di storia politica, che si è alzato il sipario (con una sessione libera di gioco) sul primo esempio di ’ludic history’ dedicato a un evento di importanza nazionale: l’infuocato XVII Congresso Socialista Italiano, appunto, da cui nacque nel gennaio 1921 il Partito Comunista d’Italia. "Il gioco consente di calarsi nella realtà dell’epoca, vivere l’atmosfera del teatro San Marco e muoversi nell’ambito del congresso, prendendovi parte – spiega Ennio Biancini, docente dell’Imt Alti studi di Lucca e direttore del Game science research center – Poter generare alla fine un esito diverso (o la scissione, comprendendone così i motivi) fa capire il valore di questo evento storico". Attraverso “Livorno 1921: la Rivoluzione a congresso”, i giocatori (massimo 6) potranno immergersi in quel fatidico gennaio di 103 anni fa e prendere le parti di una delle tre fazioni principali del partito socialista (riformista, massimalista, comunista). Attraverso le carte – che rappresentano protagonisti (Spartaco Lavagnini, Filippo Turati, Angelo Filippetti, Argentina Altobelli solo per citarne alcuni), mozioni ed eventi – si potrà ripercorrere la storia del congresso e cambiare l’esito finale dell’assemblea.
"Si ’giocano’ i giorni del congresso – aggiunge Biancini – durante i quali si fanno gli interventi, mentre intorno si muovono personaggi influenti, ciascuno con caratteristiche speciali. Le correnti alla fine ottengono più o meno consenso, finché arriva il momento di approvare le mozioni. Comunque finisca, si comprende la differenza tra evento storico ed esito della partita. E intanto si apprende. Questo gioco, ancora un prototipo, è adatto a studenti e adulti. L’ideale prosieguo è il suo sbarco nell’ambito di progetti ludo formativi sia in scuole superiori che nelle università".