Ponte mobile alla foce del torrente Chioma, c'è il via libera al progetto

Rosignano: l'intervento sarà effettuato con procedura di somma urgenza grazie all’intesa raggiunta tra il sindaco Alessandro Franchi e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La struttura avrà un costo di circa 900mila euro

Il ponte stradale crollato alla foce del torrente Chioma

Il ponte stradale crollato alla foce del torrente Chioma

Rosignano (Livorno), 23 settembre 2017 - Un intervento che sarà effettuato con procedura di somma urgenza e reso possibile grazie all’intesa raggiunta tra il sindaco e presidente della provincia Alessandro Franchi e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, commissario allo stato di emergenza deliberato dal consiglio dei ministri il 15 settembre per gli eccezionali eventi meteorologici del 9 e 10 settembre nel territorio dei comuni di Livorno, Rosignano e Collesalvetti. Ha ottenuto il via libera il progetto per la ricostruzione del ponte sul torrente Chioma. A dare l’annuncio ai rappresentanti della società immobiliare Porticciolo del Chioma Spa è stato proprio il sindaco Alessandro Franchi, che si è adoperato per trovare una soluzione nel minor tempo possibile venendo incontro alle esigenze dei residenti del condominio (che dispone di cento unità immobiliari) e delle attività produttive che operano nell’area, ancora inagibili e prive di un collegamento con la viabilità dal 10 settembre.

La struttura – il cui costo sarà di circa 900mila euro – sarà un ponte mobile in acciaio a doppia luce che sarà azionato con motori per permettere l’apertura in caso di una piena del torrente e verrà gestito dagli stessi condomini.  “Dopo un colloquio con la Regione – ha sottolineato Franchi – abbiamo inserito questo intervento nello stato di emergenza nazionale. Non era scontato, poiché una sponda del torrente si trova sul territorio del nostro Comune e l’altra su quello di Livorno. Inoltre la via Puccini di accesso al ponte è una strada di proprietà privata anche se ad uso pubblico, e il ponte andato distrutto è di competenza del Demanio Idrico. La ricostruzione sarà realizzata dal Genio Civile che si avvarrà della collaborazione dei nostri tecnici”.