Castiglioncello e il mito che fu. Ciucheba, ora è proprio finita. Case al posto della discoteca

Ruspe al lavoro per buttare giù definitivamente ciò che ancora restava della storica struttura. Sorgeranno dieci appartamenti su due piani da utilizzare anche come abitazioni per vacanze.

di Enrico Salvadori

CASTIGLIONCELLO (Livorno)

La sua fine si consumò più di vent’anni fa, con la chiusura. Ora è arrivata anche la certificazione ufficiale che un tempio del divertimento famoso in tutta Italia non c’è più. Le ruspe hanno demolito ciò che era rimasto del Ciucheba ed è stato un tuffo al cuore.

Con la mente rivolta a quelle magiche notti dai Settanta ai Novanta, quando lì passavano tutti e grazie all’alchimia creata dal patron Mauro Donati le star si esibivano e si divertivano insieme al pubblico. Già, Mauro Donati. L’uomo che ebbe l’intuizione rilevando quel locale che prendeva il nome dall’anagramma dei precedenti gestori (Ciuti, Cherici, Bartalesi). L’occasione a Mauro capitò quasi per caso nel 1971. Donati aveva 26 anni e gli venne proposto quel locale incastonato tra la pineta Marradi e il mare. Il Ciucheba era stato aperto nel 1962 come ristorante elegante: la Biscondola.

Il giovane Mauro ha vena creativa, ha frequentato l’Istituto d’Arte a Firenze, ha vissuto a Parigi. Il Ciucheba è perfetto e lui dice sì. L’esordio non è dei più brillanti perché per Giorgio Ariani ci sono solo 7 paganti. Ma Mauro non si scoraggia. La sua idea è quella di creare a Castiglioncello il Derby Club di Milano, un altro locale mitico ora scomparso. Musica, cabaret, ristorazione e tanto divertimento. E molti dei nomi chiamati sul palco, allora non ancora conosciutissimi, arrivano da lì: Zuzzurro e Gaspare, Cochi e Renato, Ernest Thole, Felice Andreasi, Paolo Rossi, Diego Abatantuono, i Gatti di Vicolo Miracoli e tanti altri. Mauro frequenta anche l’Arcadia a Firenze e lancia molti toscani: un giovane Roberto Benigni, i Giancattivi (Athina Cenci, Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti), gli esponenti della scuola partenopea come la Smorfia con Massimo Troisi, l’emergente Beppe Grillo che viene ingaggiato con un cachet di 150 mila lire. Il grande Enzo Trapani, il regista più innovativo della storia della Rai, ricrea l’atmosfera del Ciucheba nel suo fortunatissimo ‘No stop’.

Per la musica sono memorabili le serate con Gianna Nannini, Franco Califano, Bruno Lauzi, Paolo Conte e Donati ha il grande merito di credere in Renato Zero che dorme e mangia a casa di Mauro. Sono soprattutto estati memorabili. Mara Venier, Alba Parietti, Barbara D’Urso e tutto il mondo dello spettacolo fa tappa al Ciucheba dove si fa divertire e ci si diverte. Nel 2003 la vendita. Donati passa la mano ma è l’inizio della fine. Prima di cedere aveva presentato vari progetti che prevedevano la realizzazione di appartamenti ma anche il mantenimento del locale. Ora, dopo vent’anni di agonia e di macerie, i lavori li faranno altri ma non ci sarà più quel ritrovo che ha fatto sognare.

La variante approvata dal consiglio comunale nel 2022 prevede la realizzazione di dieci appartamenti su due piani da utilizzare anche come casa per vacanze (ospitalità extra alberghiera) mentre al piano terra sorgeranno attività commerciali, ristorante e bar. La richiesta pare sia molto elevata perché la location è incantevole e gli interessati sono tanti. Non vedere quelle macerie e apprezzare un’area risanata che si affaccia sul golfo sarà un sollievo. Ma la malinconia aleggerà nel ricordo. Quello di allora giovani che al Ciucheba hanno apprezzato la vita.