A Livorno c’è strada... e Strada

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Michela

Berti

L’intitolazione di strade, piazze e spazi pubblici è diventata ormai una vetrina per gli scontri tra partiti. Anche le televisioni nazionali hanno riportato la querelle labronica sulle mozioni della destra che chiedono un omaggio a Oriana Fallaci nella toponomastica cittadina e la riposta negativa del sindaco in nome di scelte che devono premiare personaggi che hanno dato qualcosa alla nostra città. Come Italo Piccini, storico Console dei Portuali, al quale ieri è stata intitolata Piazza del Pamiglione. Sulla vicenda Fallaci, la posizione del sindaco però sembra non coincidere perfettamente con quella della maggioranza del Pd che appare più possibilista imponendo emendamenti alle richieste ’troppo strumentalizzate’ di Fratelli d’Italia e Lega. La diatriba approderà mercoledì in consiglio comunale. Ma in passato ricordiamo lo scontro politico su nomi illustri come Carlo Azeglio Ciampi, contro di lui si alzarono le critiche del

Movimento Cinque Stelle che invece voleva trasformare la centralissima Via Grande

in via Che Guevara.

Ricordiamo anche che, quasi un anno fa, all’indomani della morte di Gino Strada, il Pd - nella figura del consigliere comunale Piero Tomei – chiese l’intitolazione di una strada al fondatore di Emergency ’un piccolo riconoscimento di fronte all’immensità di ciò che ha fatto’ fu la motivazione della richiesta. Dunque nessun riferimento a legami specifici con la nostra città, ma al valore del suo impegno civile e umanitario. Vedremo come tra sindaco e Pd si ricomporrà questa divergenza che può apparire formale ma in realtà dimostra, ancora una volta, la piena autonomia del nostro primo cittadino rispetto alla linea politica del partito di maggioranza.