Acque scure nei fossi per colpa di un’alga

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Nelle acque dei fossi all’altezza degli Scali Finocchietti e del Pesce, la mattina del 9 marzo erano state segnalate estese chiazze scure che avevano fatto temere sversamenti di liquami, o idrocarburi. Arpat era intervenuta su richiesta del Settore Ambiente del Comune. Dopo sopralluoghi, prelievi e analisi è emerso che si trattava della fioritura di Thalassiosira nordenskioeldii, ovvero fitoalghe. Gli operatori Arpat del Dipartimento di Livorno sono giunti a questa conclusione dopo avere svolto il sopralluogo sugli Scali Finocchietti e Scali del Pesce proseguendo poi lungo tutto il perimetro dei Fossi Medicei per comprendere l’estensione del fenomeno. Hanno eseguito le misurazioni dei parametri chimico fisici anche in zona Dogana dell’Acqua, presso gli Scali delle Macine e il ponte all’angolo di via Castelli. È così risultato evidente un alto contenuto di ossigeno nelle acque dei fossi e sono stati quindi effettuati campionamenti per la ricerca della possibile abnorme proliferazione fitoalgale.

L’esito delle analisi svolte ha permesso di appurare che la colorazione anomala delle acque dei fossi non era attribuibile ad agenti inquinanti, ma alla fioritura di Thalassiosira nordenskioeldi dal colore giallo-marrone che in fioritura determina una colorazione marrone delle acque e che non è produttrice di tossine. È possibile che la minore circolazione dell’acqua dei Fossi Medicei abbia reso disponibili più nutrienti che, collegati al maggiore irraggiamento solare di questi giorni e alla temperatura dell’acqua intorno ai 10 gradi, abbiano contribuito a questa particolare fioritura.