Allarme ghiaccio e oggi il picco di freddo / FOTO: il mare gelato

Il pericolo ora è per il ghiaccio sulle nostre strade, specialmente nelle ore notturne: le temperature oscilleranno tra -6/-7°C

Gelate a Livorno (Novi)

Gelate a Livorno (Novi)

Livorno, 27 febbraio 2018 - Freddo siberiano, non finisce qui. Tornato il sole, in attesa della nuova perturbazione di mercoledi e giovedi, il pericolo ora è per il ghiaccio che si formerà sulle nostre strade, specialmente nelle ore notturne quando le temperature attese oscilleranno tra i -6/-7°C di Livorno, Collesalvetti, Cecina, Rosignano, Piombino, fino ai -9° di Suvereto e addirittura ai -10° C di Montecatini Valdicecina, Monteverdi e sui poggi di Marciana all’isola d’Elba. Temperature decisamente rigide che ci accompagneranno almeno fino alla nottata di giovedì. Mercoledì al mattino ancora locali precipitazioni e rischio di qualche fiocco di neve fino in costa e nel pomeriggio tendenza a un nuovo aumento della nuvolosità con nuvole già dense sulle località collinari dell’isola d’Elba, dove sono possibili locali precipitazioni, anche a carattere nevoso, fino a 400-500 metri.

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Sono queste le prime avvisaglie del nuovo peggioramento. Già nella notte di mercoledi potrebbero arrivare deboli nevicate fino a quote di pianura su Piemonte, Liguria e Toscana. Spargisale in azione, anche ieri - sia sul fronte livornese che su quello della Val di Cecina – per evitare i rischi alla viabilità causati da gelate notturne, a causa del permanere di basse temperature. La situazione viene costantemente monitorata, per garantire condizioni di sicurezza sul territorio. Piano antineve anche in autostrada con mezzi operativi e uomini dedicati alle attività di prevenzione del ghiaccio. Al momento non si registrano comunque particolari difficoltà. L’unico episodio si è verificato nella zona fra Castellina Marittima e Le Badie, comune di Santa Luce. 

Nella serata di domenica, infatti, è scattato l’allarme per due persone rimaste bloccate sotto la tormenta che in quel momento stava spazzando l’entroterra fra Rosignano e Cecina. A lanciare l’sos due anziani, rispettivamente di 88 e 80 anni di Livorno, che con la loro auto nella zona di Pieve di Santa Luce in una strada sterrata e piena di fango e neve. Per fortuna avevano il cellulare e sulla base delle indicazioni fornite dai due, sono stati raggiunti dai vigili del fuoco e dai volontari della Protezione civile, che si erano messo alla ricerca della vettura impantanata. I due sono stati ritrovati infreddoliti ma in buone condizioni di salute e non è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso essendo stati visitati dal personale del 118 presente sul posto. Le ricerche sono state rese difficoltose dalle avverse condizioni meteo dovuta al forte vento di tramontana e una fitta nevicata. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri.

In previsione di un ulteriore abbassemento delle temperature rispetto alle medie stagionali, previsto per l'inizio della prossima settimana, il sindaco Filippo Nogarin ha firmato un'ordinanza che consente l’accensione degli impianti di riscaldamento per ulteriori 6 ore giornaliere. L'ordinanza rimarrà efficace fino a tutta la giornata di giovedì 1 marzo. Alle 12 ore giornaliere già consentite nel periodo che va dal primo novembre al 15 aprile (dalle ore 5 alle ore 23 di ciascun giorno), si possono quindi aggiungere fino a 6 ore (pari alla metà di quelle previste), fino a un massimo, dunque, di 18 ore giornaliere. 

E' utile ricordare che a Livorno (collocata nella zona D del territorio italiano in base al DPR 412/93 che regolamenta la stagione termica) si possono attivare gli impianti di riscaldamento dal 1° novembre fino al 15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere.  La decisione dell’attivazione del riscaldamento è demandata direttamente al proprietario, all’amministratore o al terzo responsabile dell’impianto. In tale periodo dell’anno, in caso di temperature particolarmente rigide come quelle registrate in questi giorni, gli impianti di riscaldamento possono essere accesi per ulteriori 6 ore giornaliere (arrivando dunque alle 18 ore complessive), solo con una specifica ordinanza del Sindaco.