Svastica in via Buontalenti: la condanna di Livorno è unanime

Solidarietà alla comunità ebraica. Scarpellini: "Sdegno totale". Zannotti: "Gesto grave". Le associazioni antifascite: "Episodio ignobile"

Sandra Scarpellini, presidente della Provincia di Livorno (Foto Novi)

Sandra Scarpellini, presidente della Provincia di Livorno (Foto Novi)

Livorno, 28 gennaio 2023 - "Raus Juden" e una svastica disegnate in terra, davanti a due chioschi del mercato di via Buontalenti: è lo sfregio all'Olocausto nella Giornata della Memoria, come abbiamo raccontato ieri. Non mancano le reazioni e le prese di posizione.

La presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, ha scritto al presidente della comunità ebraica di Livorno, Vittorio Mosseri, per esprimere solidarietà e ferma condanna per l’ignobile scritta antisemita apparsa in via Buontalenti proprio nel Giorno della Memoria. "Voglio esprimere a Lei e all’intera Comunità Ebraica - si legge nel messaggio - lo sdegno e la totale condanna della Provincia di Livorno, intesa come Istituzione e come casa dei Comuni insieme. Il germe dell’antisemitismo e del razzismo è sempre vivo e va combattuto ogni giorno nelle scuole, nelle istituzioni, in ogni luogo della vita sociale, con determinazione e senza mai correre il rischio di banalizzare la gravità di gesti come quello di ieri. La tragedia della Shoa che abbiamo commemorato ieri nel Giorno della Memoria è potuta accadere, come ha ricordato ieri il Presidente della Repubblica, grazie anche al “conformismo e quell’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza.” Non possiamo permetterlo. Mi pregio di invitarLa alla piccola ma significativa mostra che abbiamo realizzato nell’atrio della Provincia che racconta come l’antisemitismo corra ogni giorno nella rete, tramite i social, in quei luoghi virtuali dove siamo sempre più avvezzi (colpevolmente) a non comprendere fino in fondo la gravità della portata distruttiva di ciò che si scrive, complici così della banalità del male. Esprimo a lei e alla Comunità Ebraico di Livorno la massima solidarietà, un rinnovato impegno e un forte abbraccio".

Anche Fabrizio Zannotti, segretario generale della Cgil provinciale, interviene sul tema: "Apprendiamo con sconcerto e rabbia che davanti a un banco del mercato è stata nuovamente trovata una scritta antisemita e una svastica. Un atto grave e provocatorio, soprattutto perché effettuato nel Giorno della Memoria. Un atto che non deve essere assolutamente sottovalutato. L'auspicio è che le autorità preposte individuino al più presto i responsabili di questo gesto inaccettabile. Esprimiamo solidarietà e vicinanza agli esercenti della zona: la Cgil provincia di Livorno è al loro fianco e continuerà a battersi tutti i giorni per contrastare ogni tentativo di rinascita di rigurgiti antisemiti. Perché l'orrore non riaccada mai più".

"Le associazioni antifasciste - scrivono invece Aned, Anei, Anpi e Anppia - nell’esprimere la loro profonda indignazione e totale condanna di questo ignobile gesto, esprimono la loro solidarietà alla Comunità Ebraica di Livorno e fanno propria la dichiarazione del Presidente ingegner Vittorio Mosseri: "Quanto accaduto è un insulto non solo agli ebrei che vivono a Livorno ma alla città stessa". Livorno, per le sue tradizioni e per come è ancora, è fiera di essere una città democratica ed antifascista e per questo si impegnerà sempre contro ogni pratica antisemita, razzista, di discriminazione di altri esseri umani".

Interviene anche il Movimento 5 stelle. "Questa volta però la scritta è stata ancora più esplicitamente orrenda - si legge nella nota - ed è apparsa durante il giorno della memoria, destando ulteriore sdegno e preoccupazione in tutta la città. Livorno nasce come luogo di accoglienza e di rifugio per tante persone che non potevano liberamente professare il proprio credo. Tutti a Livorno, potevano farlo, al pari dei cristiani cattolici: cristiani evangelici, cristiani ortodossi, cristiani anglicani, musulmani, ebrei spesso perseguitati nei luoghi di loro provenienza. La Shoah rappresenta l’abominio, il male assoluto che ha toccato in profondità anche la nostra nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. Il M5S Livorno è presente e condanna l’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza che caratterizzò l’atteggiamento di alcuni italiani in quegli anni. Nessuna scritta, oggi, deve minimamente intaccare questa nostra cultura. Noi continueremo a spenderci affinché l’Art. 3 della Costituzione della Repubblica possa arrivare alla sua più concreta attuazione, affinché “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” L’articolo 3 della Costituzione repubblicana conferma lo spirito delle Leggi Livornine che contraddistingue la nostra comunità cittadina da più di quattro secoli. Ci auguriamo che finalmente riescano ad essere individuati dalle forze dell’ordine i responsabili di questi gesti orrendi e preoccupanti. Ci rivolgiamo al presidente della Comunità Ebraica di Livorno Vittorio Mosseri tramite il quale desideriamo che arrivi ai componenti di tutta la Comunità la solidarietà e il sostegno del M5S Livorno".