Fiamme Gialle, 4 milioni di redditi non dichiarati da parte di colf e badanti

È l'esito dei controlli della Guardia di Finanza di Livorno sui collaboratori domestici

Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Livorno, 19 novembre 2018 - Scoperti 4 milioni di redditi non dichiarati da parte di 100 colf e badanti.È l'esito dei controlli della Guardia di Finanza di Livorno sui collaboratori domestici che, a fronte di assistenza prestata ad anziani e persone bisognose di cure, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi pur avendo percepito compensi superiori agli 8mila euro annui. Un risultato raggiunto con la collaborazione della Direzione nazionale dell'Inps, che ha riscontrato, con riferimento alla provincia labronica, un centinaio di posizioni poi risultate irregolari sotto il profilo fiscale. Gli approfondimenti infatti eseguiti da tutti i reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Gdf di Livorno, dal locale Gruppo alla Compagnia di Piombino, dalla Tenenza di Cecina alla Brigata di Castiglioncello, fino alla Compagnia di Portoferraio, hanno consentito di individuare 100 colf e badanti, 5 delle quali italiane, che, sebbene regolarmente assunte per lo svolgimento del lavoro domestico, non hanno ottemperato agli obblighi fiscali connessi alla percezione di denaro. Le persone controllate, prevalentemente di nazionalità ucraina e rumena, hanno complessivamente omesso di dichiarare redditi di lavoro dipendente per un importo complessivo pari a 4 milioni di euro, con una media di 40 mila euro a persona e con un'Irpef totale evasa pari a circa 300 mila euro. Nella quasi totalità dei casi donne assunte con regolare contratto e con pagamento dei contributi da parte del datore di lavoro.

 Tra le situazioni più evidenti quelle di 4 donne, tra cui un'italiana, che negli ultimi tre/quattro anni hanno complessivamente percepito, ciascuna, redditi superiori ai 70.000 euro. Nel cecinese, 5 badanti si sono giustificate affermando che ''all'arrivo in Italia e all'assunzione come lavoratrici domestiche nessun datore di lavoro ha raccomandato loro di denunciare ai fini reddituali le retribuzioni percepite oltre gli 8 mila euro per anno, tanto è vero che per effetto dell'aumento sul territorio degli interventi del Corpo molte hanno scelto la strada della regolarizzazione''. Al contrario tre datori di lavoro hanno asserito che le rispettive collaboratrici domestiche, ''a causa dei controlli della Finanza hanno fatto rientro nel loro Paese''.