"Basta concessioni a Jsw Steel"

Piombino, il segretario De Rosas della federazione Pd chiede al Governo un’azione decisa per le Acciaierie

Il Partito Democratico contrario all’affidamento a Jsw della commessa decennale di Rfi. "E’ inaccettabile che il Governo si relazioni con Piombino in questo modo. Siamo un partito di Governo ma diciamo basta". Così il segretario della Federazione Pd Simone De Rosas a poche ore dall’incontro che si terrà al Mise oggi per discutere di un nuovo piano industriale di Jsw Italy legato all’affidamento della commessa decennale per la produzione di rotaie da parte di Rfi. "Eravamo contrari un anno e mezzo fa e lo siamo ancora oggi a fronte di un soggetto industriale che a Piombino ha tradito ogni impegno che aveva assunto nel 2018 all’atto dell’acquisto della fabbrica che, al contrario di quanto promesso presenta segni di degrado dei suoi impianti e di perdita di significative fette di mercato, come nel caso della Gsi – evidenzia il segretario De Rosas - non si sono visti investimenti sui treni di laminazione, niente sulla possibilità di tornare a produrre acciaio, ancora meno sulle bonifiche, solo altri anni di cassa integrazione che hanno continuato a fiaccare i lavoratori e a indurre tutti a pensare che l’epoca dell’industria sia arrivata alla fine. Una circostanza che riterremmo drammatica per una città che, se vuole continuare a difendere i suoi servizi non può immaginare di rinunciare alla manifattura per consegnarsi integralmente a un’economia di servizi legati ai mesi del turismo balneare. Riteniamo inoltre che sia giunto il momento di definire inaccettabile che il Governo si relazioni con Piombino in questo modo. Da un lato lo spauracchio della commessa delle rotaie, forse per non perdere - tramite Jsw - l’approvvigionamento di acciaio dall’India; dall’altro la discussione sulla possibilità di installazione di un rigassificatore nel nostro porto senza che questo sia legato a null’altro che alla necessità del Paese. Pretendiamo che il Governo, di cui anche il nostro Partito è parte, assuma un’iniziativa sistemica che riguarda Piombino e l’intera area di crisi complessa (tutta la Val di Cornia) e il Sin (uno dei più grandi d’Italia). Non è più ammissibile assistere a discussioni parcellizzate. Riteniamo indispensabile che l’affidamento della commessa a Jsw Italy sia vincolato a un piano urgente di reindustrializzazione, a partire dalla produzione di acciaio e che in alternativa il governo valuti la possibilità di ricercare altri soggetti; che si organizzi una struttura commissariale per utilizzare i 50 milioni di euro per la bonifica della falda stanziati nel 2014; che le concessioni demaniali e demaniali marittime non necessarie alle acciaierie siano bonificate e utilizzate per costruire un nuovo sviluppo. Se così non fosse, chiameremo la città a una mobilitazione. Piombino non può più aspettare un governo assente".