"Il bike-sharing con bici forate o senza seggiolini non è un bel biglietto da visita..."

Un altro spunto di discussione da questa segnalazione al nostro WhatsApp Telegrafo 331.9087171

Bike sharing (Foto Novi)

Bike sharing (Foto Novi)

Livorno, 8 aprile 2021 - Città che favorisce la mobilità alternativa alle auto, città che avrà una nuova e lunghissima pista ciclabile sul lungomare. Vero. Ma alcune cose vanno messe a punto, diciamo così, anche se prima di tutto tocca a noi cittadini avere rispetto del bene comune.

L'amico Franco Bacci, con la sua nota al nostro WhatsApp Telegrafo 331.9087171, ci fa notare alcune cose a proposito del bike-sharing.

"Sempre più frequentemente sentiamo parlare di interventi sulla mobilità urbana - scrive Franco -, progetti faraonici che nessuno in vita vedrà realizzare... e per questo mi chiedo come si possa trascurare quel poco che abbiamo già, ovvero il bike sharing "PedaLiamo". Vero che l'inciviltá non conosce limiti, ma se c'è un  servizio pubblico a pagamento deve essere messo tutto in conto.  A Livorno alcune stazioni bike sharing sono fuori uso e quelle in funzione hanno biciclette forate, senza seggiolini e con freni inefficienti".

"Proprio davanti al Comune una bici è forata da settimane... - prosegue Franco -. Stamani dal sito ho visto che alla stazione Parco Pertini c'era una sola bici disponibile, ma quando sono arrivato era senza seggiolino e per questo io oggi non sono riuscito a prendere il treno in orario. Allora ci vuole la macchina? Inoltre, molti cestini sono fissati in modo posticcio con una sola fascetta di plastica a rischio strappo. In caso di perdita durante la marcia si può causare un incidente".

"Certo poi che lo stato di abbandono di queste stazioni non è un bel biglietto da visita per la nostra città - conclude il nostro lettore -. Tram e metropolitana sui giornali, mentre intanto abbiamo un bel servizio ecologico di bici forate, pericolose e senza seggiolini".

"Su 10 stazioni sul territorio - conclude Franco - 3 sono inagibili. E' un servizio che viene pagato ma non può essere goduto. Ieri alla stazione ho preso una bici senza freni che poi ho lasciato al Parterre. A momenti mi facevo investire. Sembra di vivere in una città dimenticata...".

Sottoscriviamo le considerazioni del lettore le condividiamo sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook per aprire un dibattito. Aggiungiamo, però, che non è colpa del Comune di Livorno se alcune biciclette dello sharing vengono "cannibalizzate" di sellini e cestini, ma semmai di quei "campioni d'inciviltà" che ne rubano i pezzi...