Livorno, al buio Borgo di Magrignano, "Ora è allarme sicurezza"

Le famiglie della zona nello sgomento. Il Consorzio non ha pagato le fatture a Enel, che ha staccato la corrente

Borgo di Magrignano al buio

Borgo di Magrignano al buio

Livorno 9 gennaio 2018 - Strade al buio la sera di lunedì 8 gennaio nel quartiere Borgo di Magrignano a Livorno. Enel ha staccato la corrente perché il Consorzio Edilporto, che ne ha gestito la costruzione con la sua costellazione di cooperative, non ha pagato le fatture ad Enel.

Era già accaduto in passato e ieri si è ripetuto, gettando nello sgomento le centinaia di famiglie che ci abitano. E dal lontano 2003 (anno in cui sono iniziati i lavori di costruzione) hanno vissuto e vivono ancora le alterne vicende di questa mega lottizzazione, da oltre seicento unità abitative.

Dopo tanti anni il quartiere non è stato ancora ultimato, come le urbanizzazioni. L'allarme è stato lanciato nella serata di lunedì sul sito dell'Associazione Insieme per Magrignano.

I cittadini chiedono l'intervento dell'amministrazione comunale perché "il quartiere non può restare al buio. In questa situazione - denunciano i cittadini - le nostre case non sono al sicuro".

Edilporto è in regime di concordato (dal 2016), al quale è stato ammesso dal tribunale fallimentare. Ed è finito nell'inchiesta per la quale ha investigato la guardia di finanza, coordinata dalla Procura della, in seguito agli esposti presentati da alcuni acquirenti di unità immobiliari di Magrignano.

Si sono trovati con le spalle al muro, nonostante i lauti anticipi pagati per comprarsi casa: sono rimasti infatti con un pugno di mosche in mano. La responsabilità di tutto ciò è stata contesta ad una galassia di cooperative compiacenti, che avevano rapporti con il consorzio Edilporto, smascherata sempre nel 2016: una vera e propria "associazione a delinquere" come l'ha definita la Procura.

Obiettivo del sodalizio criminale: stornare soldi degli ignari soci delle cooperative per propri fini. Tutto questo ha portato a maturare un debito colossale di 26 milioni di euro verso erario e banche.

M.D.