Livorno, "non vogliamo perdere casa". A rischio ventotto famiglie

La protesta degli inquilini degli alloggi realizzati da Consabit in via Giolitti

Proteste per la casa

Proteste per la casa

Livorno, 4 novembre 2022 - Rischiano di finire in strada le 28 famiglie (14 per ogni scala), in affitto a canone concordato dal 2014 nelle abitazioni realizzate da Consabit, con fondi della Regione e sul terreno del Comune, in via Giolitti a Shangai.

Ieri mattina insieme ai rappresentanti del sindacato inquilini Asia, hanno protestato in presidio davanti alla sede della banca che a suo tempo ha acceso il mutiu, chiesto da Consabit, per un investimento andato male.

"Consabit però ha messo a garanzia del mutuo, all’insaputa di tutti, proprio gli alloggi di via Giolitti costruiti con fondi della Regione per l’edilizia pubblica a canone concordato. – ha ricordato il sindacato – La situazione di Consabit è precipitata così è stata aperta in Tribunale la procedura fallimentare e ora c’è il rischio che i 28 alloggi di via Giolitti siano venduti all’asta. Non è stata ancora fissata la data dell’asta. Perciò è stato deciso di fare il presidio per richiamare l’attenzione di Regione e Comune affinché intervengano sul Tribunale e i creditori di Consabit".

"Intanto la banca, un istituto di credito cooperativo del territorio, ha ceduto il credito che vantava verso Consabit – ha segnalato Asia – a una società di Milano specializzata nel recupero di crediti. La banca ha venduto il credito ridotto del 30% rispetto all’importo originario".

Nel frattempo i contratti di locazione, che mano a mano scadono famiglia per famiglia, vengono rinnovati con durata di un anno da parte curatore fallimentare nominato dal Tribunale e con i soliti canoni.

In questa situazione di stallo il sindacato Asia sta tentando di portare avanti il confronto con Comune e Regione. "Da giugno però non c’è stato più nessun contatto con Comune e Regione. – ha precisato il sindacato – Così il prossimo passo sarà quello di organizzare un presidio davanti alla Regione".

"Ci sono tra di noi famiglie con figli, disoccupati e pensionati. – ha segnalato Giorgio Guccini uno degli assegnatari di via Giolitti – Dal 2014 abbiamo sempre pagato il canone di affitto regolarmente per gli alloggi che ci sono stati assegnati e spno stati realizzati con fondi pubblici, cioé con i nostri soldi. Noi abbiamo il diritto di restare nelle nostre case".

Il sindacato Asia ha concluso: "I canoni di affitto però sono in media più alti del dovuto tra 100 e 200 euro. Se anche questo dettaglio dovrà essere chiarito da Consabit e dalle istituzioni".

Monica Dolciotti