MAILA PAPI
Cronaca

C’è un secondo arresto per la tragica fine di Giada Russo

L’incidente mortale nel 2017: oltre alla ragazza alla guida, è in carcere anche chi noleggiò la Porsche

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Cecina (Livorno), 25 maggio 2023 – Oltre a chi era a alla guida, anche un’altra persona è stata ritenuta responsabile della morte di Giada Russo, la ragazza di 21 anni di Rosignano che perse la vita nel terribile incidente del settembre 2017 sulla vecchia Aurelia.

Si tratta dell’uomo che noleggiò la Porsche Carrera a Martina Mucci, cecinese, arrestata pochi giorni fa dai carabinieri di Cecina per scontare la pena di 4 anni e 8 mesi per omicidio stradale, pena passata in giudicato dopo i vari gradi di giudizio.

Martina Mucci, all’epoca dei fatti diciannovenne, non doveva essere al volante della potente vettura per due motivi: il primo è che non aveva conseguito la patente di guida e viaggiava con un documento falso. Il secondo è che, essendo teoricamente neopatentata, non avrebbe potuto guidare una macchina da oltre trecento cavalli.

Due motivazioni evidenti anche perché purtroppo i fatti hanno dimostrato che la giovane non era in grado di controllare la Porsche. Infatti l’auto si schiantò contro un albero in un tratto di strada rettilineo tra Donoratico e San Vincenzo.

La seconda persona finita in carcere per la tragedia costata la vita a Giada Russo è Francesco Lucchesi, condannato a sette anni di reclusione nel giudizio di primo grado. Siccome Lucchesi non ha fatto ricorso in appello, la condanna è diventata esecutiva.

Lucchesi è stato arrestato a Ferrara, dove si era trasferito da qualche tempo. Aveva trovato un lavoro. Secondo le indagini, il noleggio della Porsche era stato agevolato da Lucchesi che aveva fatto da garante. Il reato di falso contestato agli imputati era legato inoltre anche a una ricevuta di attestazione di validità della patente poi risultata non valida.

Da quanto si apprende, però, Lucchesi era stato condannato in assenza e il suo difensore ha depositato alla Corte d’appello di Firenze un’istanza di revoca. In sostanza, Lucchesi non avrebbe ricevuto notifica degli degli atti giudiziari. Un passaggio che avrebbe minato la possibilità di presentare ricorso ai giudici dell’appello. Oltre alla tragica vicenda dell’incidente mortale, sia Lucchesi che Mucci sono coinvolti, con diverse responsabilità, in una vicenda di truffe di vetture di lusso. La storia è collegata al fallimento della concessionaria di AutoElle di Migliarino in provincia di Pisa.

Ma questa è una storia che è solo sullo sfondo rispetto alla tragica morte di Giada Russo.