Cercano di aggirare la dogana: subito scoperti

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Operazione in porto contro gli abusi nelle importazioni. Una rilevante sottofatturazione per eludere i diritti doganali previsti per legge pari a 31.343 euro. È quanto hanno scoperto i funzionari dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli (Adm) di Livorno in seguito ad un’approfondita verifica sull’importazione di 3 mila maglioni di cashmere dalla Tunisia.

I funzionari Adm, coadiuvati dal nuovo personale assunto di recente, coinvolto nell’ambito del previsto ’training on the job’, hanno scoperto questa irregolarità partendo dalla valutazione del parametro di rischio generato dal circuito doganale di controllo e dai riscontri con le banche dati dell’agenzia.

Le verifiche documentali hanno confermato i dubbi sul valore dichiarato della partita di merce importata: maglioni di un noto marchio italiano, di elevata qualità. Il successivo esame delle schede tecniche ha consentito di accertare l’importante divario fra il valore effettivo della materia inviata per la lavorazione, del capo finito e dei compensi della lavorazione fatturati dal fornitore tunisino. Escluso il coinvolgimento della società titolare del marchio e accertato il rispetto delle condizioni per accordare le preferenze tariffarie previste dagli accordi fra Tunisia e Italia, anche con la collaborazione dell’importatore si è arrivati, quindi, alla rettifica della dichiarazione doganale e al recupero di maggiori diritti per 31.343 euro.

Ad ogni modo, a causa delle violazioni delle norme del testo unico della legge doganale, i funzionari Adm hanno previsto sanzioni pecuniarie variabili tra 60.000 a 313.430 euro.