Cinghiali ’arano’ il parco archeologico della villa romana delle Grotte

Non è bastata la rete di recinzione a fermare l’invasione

"Cinghiali ‘intellettuali’ amano molto il parco archeologico della Villa Romana delle Grotte e ci vengono a trovare, approfittando dei nuovi percorsi di visita inaugurati e aperti ogni anno". Usa queste ironiche parole l’omonima Fondazione che gestisce il sito acheoloigico affacciato sulla rada di Portoferraio per evidenziare l’ennesima scorribanda dei sempre piùnumerosi ungulati alla ricerca di cibo "Sappiamo bene – aggiunge la Fondazione - che un nutrito gruppo di cinghiali ha preso possesso del parco archeologico. Ormai da anni numerosi esemplari arano il terreno spostando, se di impedimento alla loro ricerca di radici appetitose, rovine romane, muretti e mucchi di "cubilia", il materiale edilizio di forma piramidale in serpentino verde e calcare bianco radunato con cura ai lati dei camminamenti. Nemmeno una solida rete di recinzione, fissata con filo di ferro e ancorata a paletti in metallo, messa per motivi di sicurezza intorno a un profondo pozzo recentemente scoperto dagli archeologi dell’Università di Siena, ha resistito alle loro spallate. È già la seconda volta che gli operatori specializzati intervengono per rimettere tutto a posto. Sarà necessario un terzo intervento". Nel frattempo, "vista l’impotenza generale di fronte a queste prepotenze e distruzioni", la Fondazione ha aderito con convinzione al Comitato per il contenimento dei cinghiali all’isola d’Elba".