Cingolani: "Piombino fondamentale per la sicurezza nazionale"

Progetto rigassificatore, mentre va avanti la procedura di esproprio dei terreni il ministro ricorda l’emergenza energetica

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"La sicurezza nazionale passa per Piombino perché ci saranno cinque miliardi di metri cubi di Gnl da rigassificare. Se non lo facciamo, sarà emergenza energetica. Il messaggio al mio successore è non perdere d’occhio questo elemento". Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani (foto), in conferenza stampa per fare il punto sulla situazione energetica nazionale. Come abbiamo già pubblicato ieri, la procedura per il rigassificatore va avanti con l’avviso contenente l’elenco delle aree interessate da imposizioni di servitù, occupazione temporanea e terreni soggetti a esproprio per la realizzazione del tubo che collegherà il rigassificatore nel porto di Piombino con la rete nazionale. Il documento è sul sito istituzionale della Regione Toscana ed è consultabile da tutti. Il commissario straordinario e presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha spiegato che "noi mettiamo sul sito tutta la documentazione necessaria all’acquisizione di pareri. Quelle sono tutte informazioni utili per i 30 enti che devono dare pareri". Quelli indicati dall’avviso sono terreni su cui Snam vorrebbe farci passare il "tubo di 8,5 chilometri che dalla banchina della darsena nord porta all’adduzione della rete di gas nazionale. Si segue le procedura dell’esproprio". Comunque, ha poi concluso Giani, "sta andando tutto bene, noi abbiamo consegnato tutto il materiale, entro 60 giorni ci devono dare i pareri, quando abbiamo i pareri io ho altri 60 giorni per poter rilasciare l’autorizzazione". Ricapitolando tutta la procedura burocratica sarà conclusa il 29 ottobre e a quel punto, se l’esito sarà positivo, si potrà partire con i lavori. Intanto i comitati del no continuano la protesta e sabato sera alle 21 è in programma una ’fiaccolata’ (con torce elettriche stante il rischio incendi) che partirà dal Centro Giovani fino a Piazza Bovio in concomitanza con altre proteste in diverse zone d’Italia.