"Cocomeri a 1 cent, inaccettabile"

Il presidente della Cia, Pasquini, critica l’iniziativa di una nota catena di supermercati: agricoltura squalificata.

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Anguria ad un centesimo al chilo. "Passa l’idea che i prodotti agricoli abbiano poco valore". La Confederazione italiana agricoltori non ci sta, il presidente Pierpaolo Pasquini non discute la legittimità dell’iniziativa promozionale di una delle principali catene di discount italiane che mette in vendita l’anguria oggi ad 1 centesimo il chilogrammo, ma condanna il messaggio. "L’aspetto che lascia amareggiati e perplessi, è che si fa passare un messaggio sbagliato per il consumatore. Si accredita l’idea che i prodotti agricoli abbiano poco valore. Oggi è il caso dell’anguria, ma vale anche per altri prodotti agricoli. Potremmo citare le pesche nettarine per restare all’attualità o l’olio extra vergine di oliva, svenduto a prezzi che non coprono i costi di produzione, in una perenne campagna promozionale sugli scaffali della grande distribuzione organizzata. Chi è interessato a comprare un olio al giusto prezzo, quando è possibile trovarlo tutto l’anno a prezzi scontati" conclude Pasquini. La grande distribuzione può permettersi di andare in perdita od in pareggio su di un prodotto, questo non è possibile per il produttore agricolo. Le offerte in un modo o nell’altro ricadono sui produttori. "La scontistica selvaggia crea consumatori opportunisti, che si spostano a seconda delle offerte – sottolinea la Cia - questo fa venir meno la percezione dell’investimento, dell’impegno, del lavoro che sta dietro al prodotto agricolo ed al suo valore alimentare. Le conseguenze sono già evidenti per chi le vuole vedere, anche nel nostro territorio, con la riduzione di superfici ortofrutticole,, in altri termini un territorio che si sta impoverendo".

m. p.

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