Con il coltello sotto casa della ex, arrestato

Livorno, un uomo fermato dalla polizia nella notte, aveva anche il braccialetto elettronico con il divieto di avvicinamento

Migration

Nonostante il divieto di avvicinarsi e nonostante fosse stato obbligato a portare il braccialetto elettronico, un uomo di 49 anni livornese dopo le due del mattino di domenica, ha raggiunto l’abitazione della sua ex compagna, una donna di 24 anni anche lei livornese, e le ha forato una ruota con un coltello che ha poi abbandonato poco distante. Ha anche danneggiato con l’acido la carrozzeria della vettura. È stata lei (insieme al suo nuovo compagno) a sorprendere il quarantanovenne che si muoveva con fare sospetto intorno alla sua automobile. Lo ha visto dalla terrazza di casa. A quel punto disperata ha chiesto aiuto al numero unico delle emergenze, il 112. Dopo poco sul posto sono accorsi gli agenti delle volanti che intorno alle quattro hanno trovato lo stalker che si aggirava ancora nei paraggi dell’abitazione della ex e lo hanno arrestato per porto abusivo di arma, per il reato di stalking in flagranza e per la violazione dei provvedimenti del Tribunale che gli imponevano di non avvicinarsi alla ex, ai luoghi da lei frequentati. Il divieto di avvicinamento era stato esteso anche al compagno della donna, perseguitata ripetutamente e anche minacciata, al punto di obbligarla a cambiare abitudini. Per mesi la vittima dello stalker è vissuta nella paura per la propria incolumità e per quella del compagno.

Lo stalker domenica notte è arrivato con la propria auto vicino alla dimora della ex e non si è nemmeno preoccupato di nasconderla, o di non farsi vedere.

Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, coordinati dal vice questore Francesco Falciola, dopo avere ascoltato la testimonianza della ventiquattrenne, terrorizzata dal suo persecutore, hanno prima trovato il coltello abbandonato vicino a un cassonetto. Dopo hanno individuato e bloccato lo stalker che vagava ancora nei paraggi. Questo episodio drammatico richiama alla memoria il caso di Francesca Citi, la donna di 45 anni uccisa il 13 febbraio 2018, alla vigilia di San Valentino, dall’ex marito Massimiliano Bagnoni. L’uomo era finito agli arresti domiciliari per stalking e non si poteva avvicinare alla ex moglie. Nonostante questo era stato visto vicino all’abitazione di Francesca, (madre di due bambine avute con lui) che stava cercando di rifarsi una vita con un altro uomo. Bagnoni la mattina del 13 febbraio andò allo studio dentistico di Livorno dove lavorava Francesca e lì tra i due scoppiò una discussione. L’uomo, che aveva un coltello, accecato dalla rabbia e dalla sua ossessione per Francesca, la uccise, poi si suicidò.

Monica Dolciotti