Coronavirus, il punto di Salvetti: "Manteniamo la calma, non servono sindaci sceriffi"

Gli aggiornamenti del sindaco al termine di una domenica con la città praticamente deserta

Il sindaco Luca Salvetti

Il sindaco Luca Salvetti

Livorno, 22 marzo 2020 - Undicimila controlli, tante sanzioni e, soprattutto, una città deserta. Lo ha scritto nella giornata di domenica 22 marzo il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, spiegando quello che è stato il comportamento dell'amministrazione in questa fase così difficile e delicata e quello che sarà nei prossimi giorni, anche in virtù del fatto che entrerà presto in vigore un altro decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. "Siamo pronti - ha spiegato - ad applicare e a far rispettare le nuove disposizioni così come faranno le amministrazioni di tutte le principali città toscane e del paese. 

La città è pressoché deserta, lo è nel fine settimana, lo è anche durante la settimana dove però c’è la necessità di diminuire ancora le uscite che al momento sono permesse dal decreto".

Salvetti, sottolineando che Livorno in rapporto alla popolazione ha uno tra i tassi più bassi di contagiati dell’intera Toscana, "un dato confortante", ha spiegato che già da domani - lunedì 23 marzo - verranno gestiti ancora meglio gli afflussi agli esercizi commerciali che vendono alimenti nell’area mercatale. "Gli esercenti - ha aggiunto - comunque hanno dimostrato grande responsabilità e organizzazione intelligente".   

Il sindaco ha fatto chiarezza anche in merito alla situazione dei supermercati, spiegando che "il governo si è ancora una volta espresso chiaramente. Devono rimanere aperti, chiuderli significherebbe creare il caos e la caccia ai generi alimentari, chiuderli nel fine settimana provocherebbe afflussi maggiori e maggiore confusione il venerdì o il lunedì. A coloro che, comprensibilmente preoccupati, invocano poteri straordinari - ha poi aggiunto Salvetti - anche di limitazione della libertà individuale con l’esercito in strada, dico che Livorno e le altre città italiane, non hanno bisogno di sindaci sceriffi o di podestà. Servono invece amministratori capaci di gestire l’emergenza attraverso la linearità e sostenendo la gradualità degli interventi che il Governo propone. L'anarchia istituzionale, la catena di comando messa in discussione e il quadro delle competenze cancellato, creerebbero solo caos". Salvetti ha poi fatto una raccomandazione sull'uso delle piattaforme social, invocandone un uso intelligente. "Manteniamo la calma - ha concluso -, diamo forza al senso di comunità, condividiamo i comportamenti virtuosi e siamo tutti pazienti, restiamo a casa e ci usciremo prima e meglio".