Coronavirus, visite e tamponi a domicilio: "Il sistema funziona bene"

Le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) hanno già eseguito 60 viste e 300 tamponi

Livorno, 23 aprile 2020 – Sono oltre 60 le visite domiciliari assicurate e quasi 300 i tamponi eseguiti in queste prime due settimane di attività dalle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) in servizio nella Zona Livornese.

“Le Usca – spiega Laura Brizzi, direttore della Zona Livornese - hanno lo specifico compito di valutare, su segnalazione del medico di famiglia o del pediatra, i pazienti Covid positivi o sospetti, che si trovano a domicilio, nelle strutture territoriali come le Rsa o che siano stati dimessi dal pronto soccorso o da un reparto. I primi risultati sono molto buoni e grazie alla stretta collaborazione con medici e pediatri di famiglia siamo riusciti, fino ad oggi, ad assicurare un grande attività in termini di visite, ma anche di tamponi eseguiti al domicilio o tramite drive trough”.

CLICCA QUI per la videointervista completa alla dottoressa Laura Brizzi.

“L’attività sta funzionando molto bene – ammette Milli Caschili, coordinatore sanitario della zona distretto Livorno - grazie anche all’apporto e all’entusiasmo dei sei giovani medici che sono stati incaricati dall’Azienda. La squadra, perché di una vera squadra si tratta, è attiva dalle 8 alle 20 ed è composte da un medico e un infermiere. A differenza della Continuità Assistenziale, le ex guardie mediche, non sono contattabili direttamente dal cittadino, ma generalmente attraverso i medici di famiglia. Mi preme, inoltre, sottolineare anche l’ingresso di altri due giovani medici destinati alle Cure Intermedie che ci permettono di poter monitorare con maggior forza anche i pazienti temporaneamente sistemati in ospedale”.

Questo l’elenco dei giovani medici: Giulio Cassano, Giulia Mori Ubaldini, Marco Franceschi, David Ristori, Filippo Masi e Gianluca Marcaccini. Per le cure intermedie covid: Giulia Gialluca e Francesco Schevenger.