Corruzione in Comune, salta la mozione bipartisan

Non c’è accordo tra le forze politiche per la commissione d’inchiesta condivisa

Mirabelli

Mirabelli

Livorno, 13 aprile 2021 - È sfumata la possibilità che maggioranza e opposizioni si mettano d’accordo su una versione condivisa di mozione con la quale chiedere l’istituzione di una commissione di indagine sui casi di corruzione in Comune.

Si tratta dell’arresto del geometra Marco Nencioni (il Tribunale del riesame però ha revocato il provvedimento per lui) e dell’imprenditore Alessio Cristiglio (ancora agli arresti domiciliari). I due devono rispondere di corruzione e Nencioni anche di abuso di ufficio. Dal 2016 al 2019 avrebbero messo su un sistema illegale all’ufficio tecnico patrimoniale e procedure espropriative del Comune intessendo rapporti con operatori e imprenditori immobiliari traendone profitti illeciti.

Ebbene, la maggioranza di governo in Comune ha proposto in conferenza dei capigruppo il 7 aprile alle opposizioni una mozione di larghe intese per istituire "la commissione di indagine tutela del patrimonio" da far presiedere da una delle forze di opposizione a condizione che "non abbia mai avuto esperienza di governo. - ha precisato ieri in conferenza stampa Federico Mirabelli, segretario della federazione livornese del Pd - Nella mozione sono stati indicati gli atti amministrativi (oggetto dell’inchiesta giudiziaria, ndr) su cui far lavorare la commissione".

Si tratta degli atti su "la permuta Consabit-piazza del Luogo Pio, lavori di riqualificazione e sconto sul canone della Baracchina Rossa, - si legge nella mozione - permessi e progetto per la costruzione del Bar Aurelia, vendita del terreno in località Biscottino, variazioni catastali di un immobile di proprietà privata in via Menasci, vendita del Podere Loghino, permuta di un’area di via Fratelli del Conte". "Nonostante la nostra disponibilità alla più ampia collaborazione e anche ad accettare la richiesta delle minoranze di ampliare il periodo in esame 2016-2019, non ci è stata data una risposta e tutte le forze di minoranza da Fratelli d’Italia a Potere al Popolo hanno sottoscritto un’altra mozione - hanno attaccato Mirabelli e il capogruppo Paolo Fenzi - e l’hanno fatta protocollare l’8 aprile. Tuttavia vada come vada rispetteremo l’impegno a dare la presidenza della commissione a una forza di minoranza". Così ieri la maggioranza ha fatto protocollare la sua mozione. Tra gli alleati Carlo Bornaccini di Futuro, Gabriele Benucci e Cinzia Simoni di Casa Livorno hanno parlato di "sgarbo istituzionale".

Le opposizioni a loro volta chiedono "una commissione di indagine per verificare la corretta applicazione della normativa in tema di anticorruzione sugli atti amministrativi degli ultimi 15 anni". "Non capisco tutta questa agitazione in maggioranza" commenta Andrea Romiti capogruppo di Fratelli d’Italia.

Monica Dolciotti