Livorno, 16 dicembre 2022 - Il traffico di stupefacenti rappresenta il principale e più fiorente affare illegale in Toscana che, per l'eroina, è la quinta regione italiana per quantitativo sequestrato. E anche per le droghe sintetiche è in posizione primaria nello scenario nazionale. Il porto di Livorno si conferma il terzo scalo nazionale per cocaina sequestrata dietro Gioia Tauro e Vado Ligure.
È quanto emerge dal sesto rapporto sui fenomeni di criminalità organizzata e corruzione in Toscana, relativo al 2021, realizzato dai ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa e presentato oggi a Firenze.
A Livorno, spiega il rapporto, si è assistito ad una forte crescita, così come a Prato nell'ultimo quadriennio, prima del brusco calo registrato nel 2021. Nel 2021 la provincia di Firenze è la prima per numero di operazioni (224), seguita da quelle di Livorno (182), di Massa (109) e di Pisa (104). Negli ultimi 15 anni si registra un incremento del quantitativo di stupefacente sequestrato in Toscana, a fronte, invece, di un calo nel numero di operazioni. In riferimento alla cocaina sequestrata, nel 2021 si assiste ad un brusco calo nei quantitativi intercettati in Toscana (-81,19% rispetto al 2020), in discontinuità con gli anni precedenti; nel 2020 la Toscana è stata la seconda regione in Italia per stupefacente sequestrato (3495,21 kg, +199,52%), seconda soltanto alla Calabria.
Secondo il rapporto, negli ultimi anni si è consolidato un processo di internazionalizzazione del mercato che ha riguardato componenti straniere. Il numero di stranieri denunciati per il reato di traffico di stupefacenti è 989 nel 2020 e 37 per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Per quanto riguarda la tratta di esseri umani legata al racket della prostituzione negli anni pre-pandemia (2016-2019), le statistiche giudiziarie mostrano un numero significativo di procedimenti penali. Nel 2020 su 99 persone indagate per il reato di sfruttamento della prostituzione, 71 sono stranieri.