Monica Dolciotti
Cronaca

Morto nel cantiere, applausi e lacrime al funerale di Luigi Coclite

La chiesa gremita di familiari e concittadino per l'ultimo saluto

Livorno 24 febbraio 2024 – Il silenzio dentro e fuori la chiesa di San Jacopo a Vicarello rotto solo dagli applausi della gente per salutare il loro concittadino e amico Luigi Coclite, l’operaio 59enne di origine abruzzese che da trent’anni viveva nel Livornese con la moglie Simona e i figli Lucrezia e Alessio di 23 e 18 anni. Coclite è una delle vittime del crollo nel cantiere di via Mariti a Firenze, dove il 16 febbraio ha perso la vita insieme ad altri quattro operai.

"Lo chiamavamo leone perché era sempre pronto a dare un mano a tutti con slancio", ha ricordato un collega in chiesa. Don Roberto, il celebrante, ha detto all'inizio della funzione: "In Italia ogni anno muoiono sul lavoro mille persone. Non credo si tratti di soli infortuni. Chi deve garantire la sicurezza dei lavoratori deve fare di più. Non ci si può limitare alla categoria delle morti sul lavoro. Si deve parlare oggi di omicidio sul lavoro".

L’addio a Luigi Coclite. Il funerale a Vicarello con colleghi e familiari: "Ci manchi come l’aria"
L’addio a Luigi Coclite. Il funerale a Vicarello con colleghi e familiari: "Ci manchi come l’aria"

Al termine della messa la salma di Coclite è stata trasferito al cimitero di Livorno dove sarà tumulata. Erano presenti anche i volontari della Misericordia e i compagni della squadra di calcio del figlio, il Collevica.