Da vini da tavola a Re del bicchiere. Le uve di Bolgheri macinano record

La produzione vale oltre i 6,7 milioni per il Consorzio che ha creato, fra gli altri, Sassicaia e Ornellaia

Da vini da tavola a Re del bicchiere. Le uve di Bolgheri macinano record

Da sinistra Cinzia Merli (Le Macchiole), Albiera Antinori (presidente della Doc) e Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido Sassicaia)

BOLGHERI (Livorno)

Forse tutti non sanno che il Sassicaia, uno dei vini rossi più famosi al mondo, fino a trent’anni fa sfoggiava sull’etichetta la denominazione ’vino da tavola’. Un ’vezzo’ forse un po’ snob per un vino che già si era imposto a livello internazionale per le sue qualità dando vita ad un nuovo paradigma enologico, quello dei vitigni bordolesi, cabernet, sauvignon e cabernet franc. Vitigni (a cui poi si sono uniti merlot e petit verdot) capaci dare grandi risultati sulla costa toscana, con i vigneti ventilati dalle brezze marine e dorati alla sera dal riflesso del sole che tramonta in mare. E intorno al Sassicaia della Tenuta San Guido sono emersi altri campioni: Ornellaia e poi Grattamacco, Le Macchiole, Guado al Tasso e un tessuto diffuso di aziende vinicole che hanno portato ad elevare rapidamente la qualità della Doc Bolgheri che proprio ora festeggia i 30 anni.

Una denominazione di origine controllata capace di creare centinaia di posti di lavoro, di sviluppare un forte indotto enogastronomico e turistico e diventare una delle voci più importanti delle esportazioni in provincia di Livorno. Tutto questo sarà celebrato il 4 settembre con Bolgheri DiVino, evento dei produttori del Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc con la spettacolare ‘Cena dei mille’ sul viale dei Cipressi di Bolgheri. Un’occasione speciale per riunire i produttori associati alla Doc insieme ai loro ospiti, oltre mille, seduti a un lunghissimo tavolo di oltre un chilometro, apparecchiato lungo il celebre viale alberato di cipressi celebrato da Carducci.

Alle entrate del viale saranno posizionate sculture di Andrea Roggi. L’evento è patrocinato da Masaf, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Castagneto. Il Consorzio Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia è formato da 74 produttori i cui vigneti rappresentano il 99% dei 1.365 ettari totali. "Benché il territorio della denominazione sia molto limitato – si ricorda – i produttori hanno saputo valorizzare al meglio le tante sfaccettature del territorio e in pochi anni i vini di Bolgheri sono diventati tra i più apprezzati dalla critica e dal mercato, avendo anche il valore medio a denominazione più alto d’Italia".

Nel 2023 la produzione è stata di circa 6,7 milioni di bottiglie. Quest’anno sono usciti i Bolgheri Superiore 2021 e il Bolgheri Rosso 2022: quella del 2021, si spiega, "è stata senza dubbio una delle più grandi nella storia di Bolgheri". Albiera Antinori, presidente del Consorzio, chiosa: "Siamo molto contenti di poter realizzare per la terza volta Bolgheri DiVino, bellissimo evento che sintetizza, oltre alla qualità dei nostri vini, la coesione e l’unità di intenti dei produttori, in uno spirito di squadra che ha portato questo piccolo territorio a primeggiare a livello globale".

Luca Filippi