Donare, un impegno sociale Il Teatro 4 Mori fa il pienone

Sul palco anche l’attore Can Yaman. Offerte 400 promesse al primario del centro trasfusionale

di Michela Berti

Livorno

"Quando ho scoperto di avere il linfoma di Hodgkin è stato un duro colpo. Ora, dopo anni non facili di battaglia, sto bene. Sono qui e ve lo posso raccontare grazie a coloro che mi hanno donato il midollo e il sangue". Le parole di Edoardo Giusti, oggi volontario dell’Ail, sono state il cuore dell’evento che ieri mattina si è svolto al Teatro Quattro Mori di Livorno. Una festa, organizzata dall’inarrivabile questore Roberto Massucci - con l’associazione ’Donatorinati’ e la Castagneto Banca 1910 - che ha coinvolto gli studenti del Fermi di Cecina, Mattei di Rosignano, Ipsia di Piombino, Niccolini Palli, Buontalenti Cappellini Orlando di Livorno spettatori della consegna di ben 400 promesse di donazione da parte delle istituzioni in divisa. Polizia di Stato, Carabinieri, Folgore, Capitaneria di Porto, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Polizia Provinciale e le 249 donazioni dell’Accademia Navale. A ricevere le promesse il primario del Centro trasfusionale dottor Fabrizio Niglio. La città - con il prefetto D’Attilio, il sindaco Salvetti, il presidente del tribunale Costantini - ha dato grande segno di coesione perchè Livorno, ha ricordato il primo cittadino, è una città generosa. Cameo l’attore Can Yaman che, accerchiato da centinaia di fans, è riuscito a conquistare il palco per far conoscere la sua associazione ’Can Yaman for children’ in tour per l’Italia con il progetto ’Rompiamo il muro’ per aiutare il reparto di neuropsichiatria Umberto Primo di Roma rappresentato dal primario professor Francesco Pisani. Una bella testimonianza quella del giovane attore che si racconta e parla dritto al cuore degli adolescenti. A rendere ancora più suggestiva la mattinata, le musiche della Fanfara della Polizia di Stato diretta dal maestro Secondino De Palma. ’Si può dare di più’, perchè con ’Grande Amore’ anche ’La vita è bella’.