MONICA DOLCIOTTI
Cronaca

Donna incinta rincorsa dal compagno. Carabinieri, una denuncia ogni 2 giorni

Nelle caserme uno spazio per l’ascolto protetto delle vittime e presto a Piombino ’la stanza portatile’

Sono intervenuti i carabinieri

Sono intervenuti i carabinieri

Livorno, 25 novembre 2023 – Una donna incinta all’ottavo mese è stata soccorsa dalla Misericortdia dopo esere stata minacciata e rincorsa in strada dal compagno che impugnava un coltello. Un passante ha allertato il 112 e tutto si è risolto senza ferite. E’ questo l’ultimo episodio avvenuto a Salviano di violenza sulle donne. Intanto per violenze sulle donne nei primi undici mesi di quest’anno solo per quanto riguarda i carabinieri ci sono stati a Livorno e provincia 23 arresti di cui 11 in flagranza e 12 in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, 188 denunce in stato di libertà (una denuncia ogni due giorni), 6 esecuzioni di allontanamenti dalla casa familiare e 20 provvedimenti di divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da lei abitualmente frequentati. Un bilancio importante, ma impressionante che dà l’idea dell’ampiezza del fenomeno.

L’invito dell’Arma è da sempre quello di rivolgersi alla caserma più vicina, non solo per denunciare tutti quei fatti che possono avere i connotati della violenza, in qualunque forma venga espressa, senza attendere che questa divenga fonte di disagio, paura o addirittura pericolo, ma anche per un confronto su come gestire una situazione che si sta vivendo, ma che non si riesce a comprendere a pieno.

La funzione sociale del carabiniere infatti è anche quella di offrire un consiglio ma, se necessario, un aiuto concreto, senza esitare né rimandare, ogni qualvolta si venga aggrediti, o minacciati di aggressione fisica, a maggior ragione con l’uso concreto o potenziale di armi, quando si subisca violenza psicologica e quando si sta fuggendo con i propri figli da un contesto di pericolo per la propria e la loro incolumità.

Esiste inoltre il progetto denominato ’Una stanza tutta per sé’ dell’Arma dei Carabinieri e del Soroptimist International d’Italia, grazie al quale nella provincia di Livorno sono state allestite, all’interno di caserme di Livorno, Cecina e Portoferraio particolari locali, destinati all’ascolto protetto di donne vittime di violenza, che permettono di accogliere in un ambiente confortevole, riservato e meno istituzionale le vittime di abusi.A breve ci sarà la consegna della ’stanza portatile’ alla Compagnia di Piombino, ovvero una attrezzatura telematica che i carabinieri potranno portare al domicilio della vittima impossibilitata a recarsi in caserma, per qualsiasi motivo, per raccoglierne la testimonianza, o la denuncia.

Da sempre in prima linea contro ogni forma di violenza, i Carabinieri si sono dotati anche di altri altri specifici strumenti: a partire dalla Sezione Atti Persecutori collocata nell’ambito del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, che da oltre un decennio svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui fattori di rischio.