E’ morta la ’pasionaria’ del Limoncino

Livorno, la scomparsa di Rosaria Scaffidi, anima del comitato anti-discarica. Complicazioni dopo un intervento

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Rosaria Scaffidi, la portavoce storica del Comitato contro la discarica del Limoncino, protagonista di tante battaglie contro l’impianto per i rifiuti realizzato nell’ex cava Canarini, è morta nella notte tra venerdì e sabato. Aveva 75anni. La notizia della sua scomparsa improvvisa ha lasciato tutti attoniti a Livorno. Era in ospedale da alcuni giorni. Si era sottoposta ad accertamenti e alla coronografia dalla quella era emersa la necessità di un intervento di angioplastica. Cosi è stato venerdì. Sembrava che tutto fosse andato bene, poi sono sopraggiunte delle complicazioni che hanno pesato sulle sue condizioni fino a portarla all’inatteso decesso la scorsa notte. Per sua volontà la salma sarà trasferita subito in Sicilia, terra di origine del marito Santo Caserta che era scomparso la scorsa estate. Là sarà infatti celebrato il funerale. Rosaria sarà accompagna nel suo ultimo viaggio dai figli Paolo e Marco affranti dal dolore per la perdita della madre così improvvisa e a così poca distanza di tempo da quella del padre.

Rosaria avrebbe compiuto 75 anni tra poco, il 15 marzo. Era nata a Taranto. Dopo gli studi era diventata professoressa di lingua francese. Aveva lavorato per anni al Liceo Cecioni di Livorno. Ha visto passare generazioni di allievi. Solo pochi giorni fa l’indomita ‘pasionaria’ del Comitato era tornata al presidio di via del Limoncino per riorganizzare i cittadini allo scopo di impedire il transito ai camion con i rifiuti diretti alla discarica. Questo perché era ripreso dal 16 febbraio il passaggio dei camion dopo mesi di relativa calma. Contemporaneamente aveva organizzato il presidio notte e giorno del Comitato, supportato da attivisti ambientalisti, comuni cittadini e forze politiche.

La notizia della scomparsa è arrivata ieri all’alba in via del Limoncino dopo la quarta veglia notturna del Comitato (coordinato da Marco Mazzoncini in assenza di Rosaria esortata a stare a casa per le sue condizioni di salute precarie) e dopo il quinto giorno di mobilitazione che, per ora, ha permesso di tenere i camion alla larga. Già dall’alba del 7 marzo il Comitato era riuscito a impedire il transito dei mezzi pesanti.

Monica Dolciotti