"Eni, biofuel, biogas e waste to methanol: occasione da non perdere"

Il sindacato Cisl si schiera nella partita della raffineria

"Durante il confronto al Ministero dello Sviluppo Economico sul futuro della raffineria Eni è stata affermata l’intenzione di stabilizzare e creare un futuro per l’impianto di Livorno. Eni ha parlato di crisi del settore della raffinazione in tutta Europa, una crisi non più ciclica come avveniva negli anni precedenti, ma politica. Ci troviamo davanti a strategie politiche che portano ad un calo della domanda di prodotti raffinati e a costi di produzione sempre più alti. Ci troviamo in piena fase di deindustrializzazione, con 11 raffinerie in perdita cronica che dovranno prima ridimensionarsi, poi sparire. Eni ha confermato però la volontà di non dismettere il sito di Livorno, dicendosi interessata alle alternative in campo: economia circolare e bioraffineria". A sottolinearlo il giorno dopo il tavolo romano sulla vertenza Eni è Davide Doveri della segretaria Cisl Livorno. "Al momento, però, il mercato bio è saturo, motivo per cui Eni ha chiesto a Governo e Regione sforzi per creare un mercato interno, nazionale e regionale che garantisca futuro al settore. Un’alternativa immediata sarebbe puntare sull’economia circolare e su questo Eni non si è tirata indietro, comunicando la volontà di presentarsi al bando della Regione con 3 progetti: biofuel, biogas e waste to methanol tutti legati a Livorno". Per la Cisl così "questa è una grande occasione per proiettare la raffineria di Livorno nel futuro, da prendere al volo".