Escalation di furti, attività esasperate

Livorno, questa volta i carabinieri hanno sventato l’azione dei ladri. Pieragnoli: "Difficile lavorare così"

L’intervento tempestivo dei carbinieri, già impegnati in un servizio di controllo del territorio, ha permesso di sventare un furto ai danni dello Chalet della Rotonda di Ardenza nella notte tra mercoledì e giovedì. Nella stessa zona alla Rotonda negli ultimi tempi sono stati messi a segno più furti ai danni di altre attività e dei chioschi delle giostre.I militari della Stazione di Ardenza e della Sezione Radiomobile hanno dunque arresto due italiani di 27 e 30 anni, in flagranza all’interno dello Chalet della Rotonda. Li hanno presi sul fatto mentre stavano facendo dei controlli. Proprio avvicinandosi allo Chalet hanno notato all’interno due persone con il volto travisato nei pressi della cucina.

I carabinieri hanno perlustrato il perimetro esterno del locale fino a che hanno trovato il varco dal quale i due malviventri sono entrati: un foro in una parete di vetro. Allora hanno intimato ai due uomini di uscire dallo Chalet. I due sono usciti senza opporre resistenza. I militari dell’Arma hanno così perquisito i due malviventi e il locale e hanno trovato una mazza con manico di plastica e uno scalpello utilizzati per sfondare la vetrata.

Hanno quindi recuperato la refurtiva: generi alimentari immediatamente restituiti ai legittimi proprietari. I i due ladri sono stati arrestati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa della direttissima. Questo episodio, che ha avuto esito positivo grazie al pronto intervento dei carabibieri, ha indotto Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio, a intervenire nuovamente sulla piaga dei furti con spaccata negli esercizi commerciali. "Una pasticceria appena aperta e due palestre hanno subito l’incursione dei ladri a Livorno nelle ultime settimane. Ora il tentato furto allo Chalet della Rotonda. Oltre ai costi materiali diretti che le vittime devono sostenere per riparare i danni provocati dai ladri (e non sono pochi per queste piccole imprese, o associazioni),e oltre alle spese per dotarsi di un sistema di sorveglianza e anfurto, per altro spesso non del tutto efficace ad assicurare alla giustizia gli autori dei reati, non possiamo sottovalutare i costi della microcriminalità per l’intera comunità. Il diffuso sentimento di insicurezza, il rischio di indurre i cittadini a modificare le loro abitudini quotidiane, come quelle di recarsi in centro in determinati orari, lo spopolamento di intere aree, sono purtroppo già una realtà“. Pieragnoli sottolinea: “Il benessere economico e generale della nostra città dipende anche dalla sicurezza con la quale i negozianti possono svolgere la loro attività e della libertà di girare a qualsiasi ora del giorno e della notte senza rischi per l’incolumità propria e dei propri beni". "Come sempre rinnoviamo ad amministrazione comunale, prefetto e questore – concude Pieragnoli – la disponibilità della Confcommercio a collaborare a iniziative di prevenzione a sostegno della sicurezza a Livorno".

M.D.