Falciato di notte, appello del padre: «Voglio stare vicino a mio figlio»

Il 24enne lotta per la vita in ospedale. La richiesta di aiuto di Gaetano

La donna che ha investito Massimo dopo essere fuggita si è presentata alla stazione dei carabinieri

La donna che ha investito Massimo dopo essere fuggita si è presentata alla stazione dei carabinieri

Livorno, 24  febbraio 2018 - «Ho il cuore a pezzi, vorrei stare vicino a mio figlio e fargli sentire che ci sono. Ma ho bisogno di aiuto». L’appello giunge direttamente da Gaetano Arena, 58 anni, padre di Massimo Arena. Il giovane, che compirà 24 anni il prossimo 19 marzo, nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 febbraio è stato falciato da un’auto all’altezza del Biscottino, lungo la strada dell’Arnaccio. Il ragazzo, originario di Ardea, a una manciata di chilometri da Roma, è stato travolto da una macchina condotta da una giovane di 26 anni di Tirrenia che, dopo l’impatto, ha proseguito la sua corsa senza fermarsi a prestare soccorso.

Salvo poi, un’ora dopo, presentarsi alla stazione dei carabinieri di Stagno per confessare l’accaduto. La donna venne sottoposta ai test di rito e risultò positiva ai cannabinoidi. Massimo ad oggi lotta ancora per la vita in un letto dell’ospedale di Livorno. Le sue condizioni sembrano in lieve miglioramento ma ancora non si è svegliato dal coma. Papà Gaetano abita a Roma, vorrebbe stare vicino a suo figlio, mollare tutto e dedicarsi a lui.

«Abito a Roma e ho una bancarella, ma economicamente non posso sostenere le spese per lasciare tutto e venire a Livorno – spiega Gaetano –. In questi giorni con Massimo c’è la sua fidanzata, che per fortuna è stata aiutata da don Franco che le ha messo a disposizione temporaneamente un appartamentino. Tramite lei riesco ogni tanto a dirgli due parole al telefono, a cercare di farmi sentire. Nel frattempo continuo a pregare affinché lui si svegli. Ci sono tanti volontari che ci danno una mano, che ci stanno aiutando. Anche perché la fidanzata di Massimo, Vanessa, tuttora è comunque sconvolta, sotto choc». C’era anche lei, infatti, quella sera, sulla strada dell’Arnaccio, alla ricerca di quel rave che però, i due, non stavano trovando. Gaetano la prossima settimana spera di poter venire a Livorno per raggiungere suo figlio, che in quel letto d’ospedale lotta ancora e sta combattendo la sua battaglia più difficile. «Da qui – spiega ancora Gaetano – non posso fare niente. Si guadagna poco e sostenere tutte le spese per stare a Livorno è davvero dura. Per questo – conclude il padre di Massimo – vorrei fare un appello alla città, alla popolazione livornese, affinché qualcuno possa riuscire a darmi una mano per stare vicino a mio figlio». L’investitrice di Massimo, intanto, è stata denunciata per lesioni gravissime.