"Falsi matrimoni, riciclavano anche gli anelli"

Livorno, la Finanza ha smascherato una vera e propria attività matrimoniale: dal vestito al divorzio, in cambio della cittadinanza

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Recuperare i testimoni, si occupava delle pratiche, procurava gli anelli nuziali che poi riutilizzava per altri matrimoni così come le spose riciclavano i vestiti. Hilario Sandoval, 57 anni, cittadino dominicano aveva messo su una vera e propria agenzia matrimoniale. Peccato che le nozze erano tutte farlocche per far ottenere la cittadinanza italiana agli stranieri. Il giochino dei matrimoni combinati gli ha fatto guadagnare 200mila euro tra il 2014 e il 2019. Coinvolti anche Franco Raminghi di 72 anni , Alberto Barontini di 60 anni, Maurizio Bacci di 58 anni e Eleonora Puntoni di 47 anni, è stato smascherato il 24 luglio 2020 con l’operazione ‘Stranamore’ condotta dai militari delle fiamme gialle, coordinati dalla Procura. Il dominicano era il deus ex machina dei matrimoni combinati tra cittadini italiani ed extracomunitari irregolari (24 dei quali 23 celebrati a Livorno e uno a Rosignano Marittimo) per far ottenere il permesso di soggiorno agli stranieri. Ora per Sandoval e sodali c’è la richiesta di rinvio a giudizio, formalizzata dalla Pm Mancusi, per i reati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e induzione in falso in atto pubblico. Nei guai sono finite anche altre 53 persone per le quali la Mancusi ha chiesto il rinvio a giudizio per i medesimi reati variamente contestati. Ad ogni extracomunitario (16 dominicani, 2 peruviani, 1 senegslese, 1cubano, 1 tunisino, 1 marocchino e 1 nigeriano) veniva chiesto di pagare in base ai contanti di cui disponeva: tra 5000 e 7000 euro. Chi non se lo poteva permettere veniva mandato indietro. I soggetti italiani che si prestavano a questa messinscena erano tutti in difficoltà economiche e a loro andava una quota dell’incasso. Sandoval assisteva gli stranieri fino all’ottenimento permesso di soggiorno e agli italiani garantiva il divorzio breve. Ma non sempre il pagamento era puntuale.

Un livornese, che si era unito in matrimonio con una straniera, aveva minacciato di avviare le pratiche per l’annullamento del matrimonio se non fosse stato pagato subito. Un altro straniero che voleva sposare una livornese dopo aver scoperto che era sposata con un altro straniero e che di mezzo c’era Sandoval, lo aveva minacciato di spifferare tutto alla polizia se non avesse fatto divorziare velocemente l’amata. Una livornese parlando nelle intercettazioni con una amica, le aveva chiesto se dopo la cerimonia dovesse baciare lo sposo perché non lo voleva fare. L’amica le aveva suggerito di ricorre al bacio a ‘stampo’. Due matrimoni infine si sono celebrati nel bel mezzo dell’indagine con i finanzieri che hanno immortalato le spose con gli abiti nuziali.

Monica Dolciotti

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