’Frana-story’ e la santa pazienza

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Michela

Berti

Questa domenica ci porta una buona notizia: finalmente dopo quasi 15 anni la frana sulla strada provinciale che porta alla Valle Benedetta è stata sistemata. Sembra impossibile, eppure dai dai a suon di telefonate, solleciti alla Provincia (ente competente sulla strada) e ’giornalate’, la frana è stata messa in sicurezza. Ma, si chiedono i cittadini, perchè ci sono voluti tutti questi anni per fare i lavori? La risposta è sempre la stessa: la solita burocrazia italiana che ingessa il nostro paese, congela i lavori pubblici e rende la gente rabbiosa nei confronti delle istituzioni.

Una frana come questa, arrivata a divorare quasi mezza carreggiata della provinciale, è finita nell’imbuto dei progetti, delle autorizzazioni, dal Comune alla Provincia, senza dimenicare il signor Genio Civile. Un rimpallo, imcomprensibile per non dire vergognoso, di competenze e responsabilità. Quindici anni durante i quali i dirigenti sono andati in pensione e le carte della ’frana-story’ sono finite nell’ultimo cassetto...

Sul sito della Provincia, con data 22 luglio 2020, ritroviamo il seguente comunicato stampa ’Inizierà entro il mese di settembre (2020) l’intervento di sistemazione del cedimento stradale lungo la SP 5 della Valle Benedetta. I lavori avranno una durata di circa 60 giorni e, salvo problemi dovuti alle condizioni meteo, si dovrebbero concludere entro il mese di novembre...". E invece si sono conclusi il 18 marzo 2022, grazie al prezioso interessamento del vicepresidente Pietro Caruso. Ora non ci resta che aspettare la messa di ’ringraziamento’ che sarà celebrata da don Cristian Leonardelli, parroco della Valle Benedetta. Ringraziamento a chi? Ai livornesi ovviamente che, armati di tanta pazienza, hanno aspettato 15 anni per vedere la fine dei lavori.