Gare remiere: si aprono spiragli, ma il Venezia non ci sta

La cantina rossobianca non parteciperà: "Non ci sono le condizioni sanitarie e psicologiche"

L'esultanza del Venezia dopo la vittoria ad una Coppa Risiatori (Foto Novi)

L'esultanza del Venezia dopo la vittoria ad una Coppa Risiatori (Foto Novi)

 Livorno, 20 maggio 2020 - Avanti con prudenza, ma il Venezia non ci sta: non parteciperà alle eventuali gare remiere del 2020. Una decisione che farà discutere, annunciata con un breve comunicato: la sezione nautica rossobianca ha scelto di seguire questa linea dopo che nel pomeriggio si era svolta una riunione delle varie cantine alla presenza del sindaco Luca Salvetti, dei comitati organizzatori delle gare remiere e della commissione tecnica.

Da questa riunione, spiegano i dirigenti del Venezia, sarebbe emersa l’indicazione da parte del sindaco di poter tornare ad allenarsi, con prudenza appunto, nelle cantine a partire da lunedì, con probabile ritorno in barca a partire da giugno. Una decisione non condivisa dal Venezia, che mette al primo posto la salute dei propri atleti

. “Il gruppo dirigenziale e tecnico del Venezia – spiega il presidente Emiliano Fanelli –, riunitosi il 20 maggio 2020 alle ore 21, ha preso la decisione di non partecipare alle gare remiere di questa stagione. Detta decisione è stata presa perché non ci sono le condizioni sanitarie e psicologiche per poter effettuare gare dove oltretutto sono assenti le misure indicate dal decreto emesso dal governo. Un pensiero e un abbraccio a tutti i tifosi rossobianchi e arrivederci al 2021”. Saltate Coppa della Liberazione, Giostra dell’Antenna, Memorial Lubrani-Meoni e annullata la Coppa Barontini, resterebbero soltanto Coppa Risiatori, per la quale però non sussisterebbero i tempi tecnici dato che era in programma per il 31 maggio, e Palio Marinaro (in calendario sabato 27 giugno).

Allo scoppio dell’emergenza Covid, quando si fece largo l’idea che potesse saltare tutta la stagione remiera, il sindaco Salvetti propose la disputa di una sola gara a fine settembre da chiamarsi Città di Livorno proprio per simboleggiare la ripresa della città dopo mesi difficili dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Una manifestazione sulla falsariga del Palio Marinaro, con una edizione ‘special’. Ma il miglioramento della situazione aprirebbe spiragli per disputare una gara in estate. Avanti con prudenza, dunque, con valutazioni per step. “Come presidente del comitato organizzatore del palio Marinaro – ci dice Maurizio Quercioli – sono pronto ad adeguarmi al volere degli altri comitati: una sola gara da fare entro la fine di luglio, con la data di sabato 25 come possibile soluzione. Avanzeremo per step: intanto il 22 riapre il Mercatino del Venerdì, poi ci rivedremo il 3 giugno. Un altro passaggio sarà il via libera ai campionati di calcio a partire dal 13 giugno, quando sono previste le riaperture anche dei cinema e dei teatri. Se tutto dovesse andar bene, valutiamo se fare questa gara il 25 luglio. Nessuna decisione sarà però presa in fretta, bensì sarà ponderata con la salute di tutti da mettere davanti ad ogni altra cosa”.