"Gli artisti non sono superiori alle leggi"

"Nessuno è superiore alla legge, neanche un artista". Così il funzionario della Soprintendenza Andrea Camilli (foto) che interviene pubblicamente riferendosi al murale di Ozmo a Baratti, pur senza citarlo espressamente. Un murale al centro della polemica per la sua realizzazione suelle mora dell’antica fointe di san Cerbone, protette da vincolo. "Se un’area – spiega Camilli – (non un muro, come si cerca di sottolineare ora) è soggetta ad un vincolo paesaggistico, lo è perché a quell’area è stato riconosciuto un valore complessivo, che va tutelato nel suo complesso. Non esistono vincoli “soltanto” paesaggistici, e sminuirne la natura, soprattutto da chi ne dovrebbe conoscere e diffondere il valore, è un atto di profonda incoscienza, Quindi, indipendentemente dal valore che si voglia riconoscere ad una opera, imporla al di fuori delle regole è un atto asociale e prepotente (un tempo si usava il termine “fascista”, ma ormai èfuori moda), ed è giusto che chi lo compie venga perseguito.

E non serve che si continui a glorificare un autore o a svalutare una struttura, o ad appellarsi ad un presunto degrado. Quell’opera non doveva comunque essere realizzata in quel modo, ma, come farebbe un qualsiasi cittadino serio e rispettoso delle regole, chiedendo opportune autorizzazioni e presentando un progetto alle strutture che, tutelando il paesaggio e il suo valore per anni e senza clamore, hanno permesso che Baratti rimanesse quello che è adesso. Non è una questione di opinione, ma di regole, che sanciscono il vivere civile".