Guai per Yousif, Livorno Calcio col fiato sospeso

La polizia non conferma e non smentisce, ma l'imprenditore interessato al Livorno sarebbe coinvolto nell'indagine

Il sindaco Luca Salvetti con Majd Yousif a Genova: alle loro spalle il Suv sequestrato

Il sindaco Luca Salvetti con Majd Yousif a Genova: alle loro spalle il Suv sequestrato

Livorno, 27 maggio 2020 – Sembra aggravarsi la posizione di Majd Yousif, l’imprenditore olandese intenzionato ad acquistare il Livorno Calcio e finito nel mirino della polizia. Ai sequestri di auto avvenuti ieri, martedì 26, oggi si sono aggiunti altri particolari.

Mistero anche sulla sorte di Yousif, visto che la polizia olandese non conferma né smentisce che il suo nome rientri tra gli arresti operati.

Sono pesanti le accuse che emergono dal rapporto stilato oggi dagli agenti al termine di un’operazione investigativa che ha coinvolto addirittura 70 persone per arrivare a capo di quello che si prefigura come ‘riciclaggio di denaro’. “Un uomo di 50 anni e una donna di 55 anni di Papendrecht sono stati arrestati come principali sospettati di riciclaggio di denaro. Una donna di 28 anni e un uomo di 32 anni di Sliedrecht sono stati arrestati per complicità nel riciclaggio di denaro e per possesso di armi”, si legge nel comunicato emesso dalla polizia olandese. Nelle spiegazioni rilasciate dalle forze dell’ordine si specifica che nel mirino era finita una società di autonoleggio con sede ad Alblasserdam (la Share’ngo, perquisita nella giornata di martedì 26, ndr). L’indagine è partita all'inizio del 2019, quando la polizia ha ricevuto informazioni su tale compagnia che possedeva da molto tempo un gran numero di auto elettriche ma che apparentemente non venivano utilizzate. Dall’attività degli inquirenti è emerso che l'origine del finanziamento della società era nascosta, con attività inspiegabili e transazioni sospette che avevano sollevato più di un dubbio sul giro di soldi. Tra le auto sequestrate ci sarebbe anche il Suv Mercedes AMG nero, quello utilizzato da Yousif per recarsi a Genova per il primo incontro con la famiglia Spinelli, oltre ad altre auto e orologi di lusso, documenti e supporti dati. Va da sé che la trattativa per la compravendita del Livorno tra lo stesso Yousif e il patron amaranto può considerarsi del tutto finita qui.

In serata è arrivata anche la nota del sindaco Luca Salvetti sulla vicenda. “La notizia diffusa relativa all’intervento della polizia olandese nell’ambito di una indagine che coinvolge Majd Yousif, con i nuovi aggiornamenti che arrivano in queste ore, è di quelle che lasciano basiti – scrive il primo cittadino labronico –. Dopo il mio primo contatto con Yousif che chiedeva di incontrare Spinelli, dopo l’incontro di Genova, a cui ho presenziato, tengo a precisare, su richiesta esplicita delle parti e dopo quattro mesi di trattativa tra la famiglia Spinelli e l’imprenditore libanese, dover commentare una situazione del genere è francamente difficile. È chiaro che la città di Livorno e gli appassionati tifosi amaranto non hanno assolutamente bisogno di soggetti interessati al subentro societario che non siano assolutamente trasparenti e liberi da ogni coinvolgimento giudiziario. Rimango a disposizione della proprietà nel ruolo che mi era stato richiesto di svolgere nel mese di dicembre dalla famiglia Spinelli intenzionata a cedere la società e nel ruolo di garante del titolo sportivo patrimonio della nostra città”.