"I soldi di chi l’ha votata non si vogliono"

Il post delle titolari del pub ’La Bua dell’Orate’ polemiche contro la Meloni e il capogruppo di Fratelli d’Italia Romiti le invita a cena

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"Comunicazione di servizio in un giorno che non doveva esistere. Noi i soldi di chi l’ha votata (Giorgia Meloni, ndr) non si vogliono. Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il nostro baretto di invertitedeviate". Lo ha scritto su Facebook Romina Matarazzo, proprietaria del locale ‘La bua dell’orate’ di Livorno. Lo ha fatto il 26 settembre subito dopo lo spoglio (al termine delle elezioni di domenica 25 settembre) dal quale è emersa la vittoria del centrodestra, in particolare l’exploit di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Queste parole hanno sollevato reazioni a più non posso: favorevoli e contrarie come era immaginabile.

Le reazioni sul social sono state di questo tenore: Sara Scarpellini: "Avete la mi stima e i miei soldi". Simone Vannozzi: "Siete diventati il mio pub preferito". Sonia Salesi: "Siete mitiche". Simona Pacini: Siamo tutte deviate e ce ne vantiamo parecchio". Dall’altra parte della barricata Stefania Barone ha commentato: "Questa è mentalità fascista! Complimenti". Andrea Pieristè ci è andato giù duro: "Volete combattere la discriminazione con la discriminazione. Geniale da parte vostra". Paola Neri: "Per me puoi anche chiudere per fallimento" e Simone Duranti "signori questa è la sinistra italiana. È dai tempi del nazismo che che noin si sentiva una cosa simile".

Andrea Romiti capogruppo di Fratelli d’Italia commenta: "Quando ho letto il post ho provato rabbia e amarezza. Non è bello discriminare noi e i nostri elettori. Poi ho fatto una riflessione: Romina, come molti altri elettori del centrosinistra, in buona fede credono alle bugie e alle strumentalizzazioni del Pd e dei suoi alleati. Ci hanno dipinti come xenofobi e omofobi, quando nella realtà non è così". Aggiunge: "Non vado dove non mi vogliono, ma non avendo io preclusioni ideologiche e culturali, sarò lieto di invitare a casa mia Romina e la sua dolce metà per una birra".

Intanto Romina sempre su Facebook ha aggiunto un’altra riflessioni ieri mattina: "Non era minimamente nelle mie intenzioni mettere un divieto, non mi appartiene. Sono una persona molto inclusiva e libera di esprimermi dove e come voglio". Ancora: "Non mi sembra giusto che le persone stiano recensendo il mio locale su Google per questa vicenda sia in positivo che in negativo: per recensire un locale devi averci vissuto un’esperienza vera". E "All’ingresso del mio locale non c’è la richiesta del proprio voto, non ci ho mai pensato".

Monica Dolciotti