Il no del consiglio provinciale al progetto del rigassificatore

Approvato un ordine del giorno da maggioranza e opposizione

Il Consiglio provinciale di Livorno ha approvato ieri un ordine del giorno contro l’ipotesi di installazione di una nave con impianto rigassificatore all’interno del porto di Piombino. Il documento, che vede firmatari i consiglieri della maggioranza e della minoranza, è stato approvato all’unanimità. Nel documento, oltre a premettere che la decisione del governo non ha visto il coinvolgimento delle comunità locali, si sottolinea l’allarme per le possibili ripercussioni negative sull’ambiente e l’economia locale, in particolare quelle legata al mare, come la pesca e l’itticoltura, nonché sulle attività portuali e le interferenze con i traffici e i trasporti marittimi. I consiglieri firmatari, inoltre, evidenziano la carenza di garanzie sulla compatibilità degli sversamenti a mare con le attività produttive ed esprimono preoccupazione per la sicurezza dell’impianto in ragione della sua collocazione e vicinanza con altri impianti industriali e con la città stessa. Il documento, infine, preso atto delle posizioni di ferma contrarietà espresse dalle amministrazioni comunali della Val di Cornia e di Follonica, conclude dichiarando la contrarietà del Consiglio all’installazione della nave rigassificatore nel porto di Piombino, e, tenuto conto degli ultimi sviluppi della questione, "alla luce del presunto accordo raggiunto tra governo e commissario, chiede ad entrambi di conoscerne i dettagli e di poter coinvolgere gli enti territoriali di riferimento ai tavoli che saranno organizzati su tale tematica".