Il patrimonio di filmati storici torna a galla

Digitalizzato un tesoro di oltre 2.500 minuti di riprese degli audiovisivi del territorio livornese

Migration

È stato presentato ieri il lavoro di digitalizzazione del patrimonio di oltre 2.500 minuti di riprese degli audiovisivi della Provincia di Livorno. Il progetto è nato dalla collaborazione con l’associazione "8mmezzo", che sta concludendo il lavoro di restauro, scannerizzazione, digitalizzazione e catalogazione del vasto archivio di filmati storici, che costituiscono un proprio e vero patrimonio collettivo della Provincia e di tutto il territorio livornese. A presentare l’iniziativa la dottoressa Paola Meneganti, responsabile del Servizio Affari generali, Provveditorato, Risorse tecnologiche e Amministrazione digitale della Provincia, che nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, ha voluto dare realizzazione ad un progetto in cui ha creduto molto, spinta dalla sua passione per l’archivistica e la memoria storica. Insieme a lei erano presenti Michele Lezza e Teresa Invernizzi, rispettivamente presidente e archivista dell’associazione "8mmezzo", che da anni promuove il lavoro di riscoperta e rivalutazione dei filmati in pellicola. "È stato un lavoro straordinario, che ha visto i nostri restauratori Lorenzo Pari e Gerardo Mariano Ferrara di fronte a 30-40.000 metri di pellicole in formato 35mm, 16mm, 8mm, super8 e 9,5mm. Il risultato sono più di 40 ore di filmati digitalizzati e il recupero di materiale prezioso".

La composizione dei filmati è una via di mezzo tra il professionale, la ripresa d’archivio e l’amatoriale: "abbiamo trovato vari tesori – ha spiegato Teresa Invernizzi – dalla Festa dell’Unità, con i discorsi di Enrico Berlinguer, alla visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini all’Accademia Navale, passando per le immagini del restauro della Meloria e di una Val di Cornia che oggi non esiste più, poi c’è il lavoro nelle fabbriche, e soprattutto il degrado in cui versavano le zone di piazza della Repubblica e il quartiere Garibaldi. Mi ha colpito molto, perché noi giovani abbiamo spesso un’idea romantica del passato, questi filmati lo testimoniano, restituendo verità". "Con questo restauro abbiamo realizzato un’opera culturale e politica importante – ha concluso la dottoressa Paola Meneganti –. Spero che la Provincia prosegua in questo percorso di valorizzazione di foto e audiovisivi".

Simone Bacci