"Il Pegaso d’Oro al bambino aggredito"

Il governatore della Toscana Giani ha annunciato il conferimento di questo importante attestato della nostra regione

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"Dopo 80 anni di storia e oltre vent’anni del Giorno della Memoria, l’impegno non basta. Non c’è solo il 27 gennaio, bisogna impegnarsi anche il 28, 29... La solidarietà che abbiamo avuto è stata importante, ho ricevuto chiamate anche da Gerusalemme, da tutta Italia e da mezzo mondo. Ora però sento il bisogno di fermarmi un po’ e recuperare la giusta serenità in famiglia". Questo il commento del padre del bambino aggredito nel parco di Venturina Terme perché ebreo. Il padre ieri sera ha incontrato il presidente della Regione Eugenio Giani che ha lasciato per qualche ora il voto a Montecitorio per portare la solidarietà della Toscana alla famiglia del bambino vittima dell’aggressione. Giani, nel suo intervento alla fiaccolata organizzata dal Comune, ha annunciato che al bambino verrà conferito il Pegaso d’Oro simbolo della Regione Toscana, scelto subito dopo la fine della seconda guerra mondiale per indicare la libertà. Il bambino sarà invitato anche al Parlamento europeo dove riceverà un riconoscimento anche da parte dell’Unione Europea. Il governatore ha ricordato come non sia ammissibile che oggi, dopo 80 anni dalla guerra, ci siano ancora episodi di questo tipo con offese raziali e aggressioni. C’era anche una nutrita rappresentanza della comunità ebraica dal presidente di Livorno Vittorio Mosseri a Maurizio Gabbrielli, presidente della Comunità ebraica di Pisa e Lucca. Celeste Vichi, presidente dell’Associazione Italia Israele, Ariela Cassuto, presidente del B’nai B’rith Italia, l’ente internazionale ebraico di beneficenza, l’ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, rappresentanti di associazioni culturali e politiche, partiti della provincia, della Val di Cornia, dell’isola d’Elba, l’Anpi, Libera con Enzo Chioini, in rappresentanza del Comune di Prato il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti e l’assessora alla Memoria Ilaria Santi.

La manifestazione è avvenuta nel Giorno della Memoria, al mattino in consiglio regionale il vicepresidente Stefano Scaramelli aveva detto: "Oggi celebriamo la giornata della Memoria e ricordiamo il più grande crimine contro l’umanità. E credo che sia oggi necessario non tacere quanto accaduto a Campiglia, nel cuore della Toscana”. Tra le tante testimoniaza anche quella di Bruno Bastogi, ebreo livornese con un passato da dirigente in un ente pubblico: "Solo pochi anni fa ho subito simili offese, scritte vergognose contro la mia persona che evidenziavano il fatto di essere ebreo. Credetemi, quel ‘’Porco ebreo’’ mi ferì più di ogni altra cosa, ferite che ancor oggi, a distanza di anni, con una sentenza di condanna contro il responsabile materiale di quel folle gesto, non sono rimarginate. Ritengo che la fonte vada ricercata nell’ignoranza degli autori. Lle due ragazzine a mio parere hanno la necessità di essere accompagnate in un percorso educativo".

Luca Filippi

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