Il ’risiko’ dei vigneti di Bolgheri

Campo alla Sughera acquisisce due ettari, mentre Bell’Aja si espande e ingloba l’azienda Batztella

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I vigneti di Bolgheri sempre di più al centro dell’attenzione: il nuovo anno si apre con parecchie novità all’ombra del viale dei Cipressi. A muovere le pedine è Campo alla Sughera, l’azienda vitivinicola che sorge tra Bolgheri e Castagneto Carducci, compresa tra le sponde della Fossa di Bolgheri e del Borro delle Macine. La novità è rappresentata dall’acquisizione di un nuovo terreno: 2 ettari, congiunti alla tenuta e separati dalla Fossa di Bolgheri, che si vanno ad aggiungere ai 20 già di proprietà dell’azienda (di cui 16,5 vitati), per un totale di 22 ettari (18 vitati a regime) racchiusi in un luogo contraddistinto da elementi naturali straordinari: il suolo marnoso, ricco di minerali, il mare, che influenza in modo decisivo il microclima della zona e il tempo che permette l’evoluzione dei vini.

Dei due nuovi ettari, 1,5 saranno vitati. Sono presenti due filari di ulivi, 80 piante, che hanno il fine di preservare biodiversità e impatto paesaggistico, implementando altresì la produzione di olio di Campo alla Sughera.

Nel solco della vocazione attitudinale che contraddistingue la filosofia della Tenuta e che ha portato la famiglia Knauf ad individuare gli appezzamenti di Bolgheri più vocati alla creazione di grandi vini, il terreno di nuovo acquisto consolida il percorso strategico di valorizzazione dei migliori vitigni internazionali. Il suolo è stato studiato nelle sue caratteristiche morfologiche e pedoclimatiche ed è risultato di elevato potenziale per incrementare ulteriormente la produzione di Arnione, vino icona dell’azienda. "Ubicati sul versante esposto a sud-ovest della Fossa di Bolgheri, racconta Francesco Galiardi, expertise autoctono e sguardo internazionale, winemaker di Campo alla Sughera – i due ettari presentano un suolo simile a quello dei vigneti storici della proprietà, prevalentemente di origine alluvionale, molto ricco di ciottoli, limo e sabbie fini. Si tratta, quindi, di un suolo profondo e, allo stesso tempo, leggero, caratterizzato da un’ottima capacità drenante e da scarsa fertilità".

E non finisce qui. Bell`Aja, azienda vitivinicola a Bolgheri di proprietà dell`agricola San Felice, gruppo Allianz, si espande nel territorio bolgherese grazie all`acquisizione da parte di San Felice di Batzella, azienda fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella sulla costa centrale Toscana, tra Castagneto Carducci e Bolgheri, a circa 5 km dal Mar Tirreno. L`azienda vitivinicola Batzella coltiva una superficie vitata di 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah. Con questa acquisizione, San Felice consolida la sua presenza sul territorio bolgherese, dove dal 2016 possiede un vigneto di 6 ettari in località Le Sondraie, da cui ha origine l`azienda Bell`Aja. Il progetto di acquisizione prevede lo sviluppo di altri 3,5 ettari di nuovi vigneti nei terreni della proprietà. "A Bolgheri – afferma Mario Cuccia, presidente di San Felice – con questa acquisizione intendiamo fare sia un salto di dimensione, grazie alle nuove superfici vitate, ma anche e specialmente di qualità, dotandoci di una innovativa cantina e di un bellissimo casale da dedicare agli appassionati di questo splendido terroir".

L.F.

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