Il totano gigante spiaggiato a San Giovanni è morto per cause naturali

Chiarito il mistero del gigantesco totano (circa un metro e mezzo) spiaggiato all’Elba. Gli accertamenti dell’Arpat hanno messo in evidenza che è morto per cause naturali il grande totano nero della specie ‘Ommastrephes bartramii’ spiaggiato il 17 marzo scorso a San Giovanni vicino Portoferraio. Negli ultimi anni altri cinque esemplari sono stati segnalati o recuperati in Toscana. Questa specie vive lungo la colonna d’acqua di zone temperate e subtropicali degli oceani, compreso il Mar Mediterraneo. L’esemplare, dopo essere stato recuperato da Valeria Paoletti dell’associazione Elbamare-Cavo Diving, è stato portato ai laboratori Arpat a Livorno per la raccolta dei dati e del materiale biologico. Il totano risultava essere in un discreto stato di conservazione, ad eccezione di una lacerazione nella parte apicale del mantello, probabilmente avvenuta dopo la morte dell’animale; inoltre, sul mantello erano presenti segni di ventose, indice di un probabile contatto con un altro cefalopode (attacco o accoppiamento). La morte dell’animale probabilmente è avvenuta per cause naturali. L’esemplare esaminato era una femmina, lunga 149 cm (55 cm lunghezza del mantello) e un peso di oltre 6 chili. Fra i dati raccolti anche quello che aveva mangiato: un becco di cefalopode, frammenti di cartilagine e piccole vertebre di un pesce cartilagineo (un piccolo squaletto, probabilmente).