Il vino di Bolgheri vince in Europa: non passa il marchio “Bolgaré”

Il tribunale comunitario dà ragione al Consorzio, infondato il ricorso dei bulgari. Saccardi: “E’ un territorio unico, non un gioco di parole”

Sassicaia

Sassicaia

Livorno, 28 marzo 2023 – Vittoria definitiva in Europa per il Consorzio di tutela dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia a difesa del marchio Bolgheri.

Il tribunale dell'Unione Europea "riconosce tutte le ragioni del Consorzio Bolgheri nel caso contro il marchio bulgaro Bolgaré, il cui ricorso viene giudicato definitivamente e manifestamente infondato in quanto il marchio Bolgaré è evocativo della denominazione”.

Dopo sei anni di attesa, commenta il consorzio, "si può fortunatamente scrivere il lieto fine di una vicenda che ha visto minacciate le denominazioni d'origine Bolgheri, in uno scenario che altre Dop italiane hanno vissuto o stanno vivendo”.

Vino "Bolgaré"
Vino "Bolgaré"

Nel 2017, si ricostruisce, Domaine Boyar, maggiore azienda vinicola della Bulgaria, fece domanda presso l'ufficio marchi europeo (Euipo) per registrare il marchio Bolgaré nella classe degli alcolici e, con sorpresa, l'opposizione presentata dal Consorzio Bolgheri fu respinta. Poi è stato necessario attendere fino a quando l'Euipo accolse interamente l'appello del Consorzio. Di conseguenza però la controparte bulgara impugnò l'accoglimento di fronte al Tribunale dell'Ue che, dopo circa un anno, si è ora espresso in maniera definitiva e inequivocabile sulla questione. Il tribunale Ue, spiegano da Bolgheri, ha fatto sentenza "senza fissare nemmeno l'udienza, poiché i giudici, leggendo la difesa del Consorzio oltre che la decisione dell'Euipo, hanno ritenuto il ricorso bulgaro manifestamente infondato”.

Il marchio 'Bolgaré', si legge in sentenza, "è idoneo a evocare, nella mente del pubblico di riferimento, la Dop Bolgheri”. Il pubblico, ha ancora osservato il tribunale Ue, di fronte al marchio Bolgaré potrebbe “avere in mente l'immagine del prodotto coperto dalla Dop Bolgheri”, dato che “tra i due termini sussistono somiglianza fonetica; numero simile di lettere di cui le prime quattro uguali; identità di prodotti; somiglianza figurativa nei caratteri di scrittura”.

Soddisfatta la Regione

“E’ la sentenza che ci aspettavamo perché Bolgheri non è un gioco di parole. Bolgheri è un territorio irripetibile che esiste solamente in quel nome, lo stesso nome di un prodotto che solo questa terra ci offre, frutto di un saper fare e una tradizione uniche”. La vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi commenta con soddisfazione la sentenza.

“Con questa decisione - aggiunge Saccardi - l’Ufficio marchi europeo conferma che la Toscana e il ‘made in Tuscany’ non rappresentano una mera questione di difesa di cortile ma sono la risposta a chi ha bisogno di trovare un prodotto di qualità che si associa a bellezza, storia, valore: le 66 aziende associate del Consorzio. Tutto questo è Bolgheri, ben altro e ben oltre maldestri tentativi di ingannare qualche sprovveduto. Questa sentenza segna un precedente fondamentale per la protezione delle Doc e delle Dop/Igp toscane e italiane”.