"In edicola col green pass, ci mancava questa"

Si sfogano i titolari che hanno attività al chiuso costretti a controllare la certificazione a chi entra per comprare il giornale

Migration

Edicolanti sul piede di guerra. L’obbligo di controllare il Green pass ai clienti rischia di diventare un boomerang per il loro lavoro. Penalizzati coloro che hanno l’edicola chiusa ovvero non nei classici chioschi che invece non hanno questo obbligo. Stefano Paolini, titolare dell’edicola ’Lo Stregatto’ in via Malta attacca: "Ci hanno reso impossibile fare questo lavoro. Io sono da solo, con una media di 200-300 persone al giorno da gestire, devo servire, fare i resti, controllare i Green pass, perdo molto tempo. Questo faciliterà gli edicolanti che hanno un chiosco che stanno tutti zitti perchè hanno annusato la possibilità di vendere di più". E aggiunge: "Rispetterò le regole, a differenza di altri che invece hanno già detto che non lo faranno, io controllerò il Green pass. Mi metterò con il panchetto fuori dall’edicola e darò i giornali. Poi, se qualcuno vorrà entrare per vedere qualcosa di particolare allora lo controllerò. Ma cercherò di ridurre al massimo il disagio mio e delle persone. Speriamo che non faccia il freddo di questi giorni, cosa devo fare...". Da Livorno alla provincia, lo sfogo è lo stesso. "Sarà veramente difficile chiedere il green pass ai clienti". Così Andrea Landi titolare dell’edicola in via Indipendenza a Venturina Terme. Subito dopo la firma del decreto ha messo fuori dell’edicola un cartello per informare i clienti. "Dopo averlo letto in molti entrano indignati e arrabbiati – ci racconta Landi – per me che in edicola sono solo, sarà un problema. Non posso lavorare sulla porta del negozio e soprattutto sarà complicato controllare le persone anziane che entrano con i soldi già contanti per comprare il quotidiano e non ti danno nemmeno il tempo di chiederglielo che sono già usciti. La gente entra per pochi secondi, questa normativa non l’ho proprio compresa, tanto più che il green pass non serve per entrare dall’ottico dove la permanenza dentro è maggiore. Anche gli anziani che hanno il vaccino, non sempre hanno il green pass e men che meno dimestichezza con il cellulare, e quindi tutta la procedura sarà complicata. Ci proveremo, ho già scaricato l’app. La speranza è che la gente continui a venire. Già la crisi ha ridotto le vendite, se poi ci si mette anche il Green pass a scoraggiare i clienti, diventa un dramma".

Anche all’isola d’Elba la questione del green pass obbligatorio dal 1 febbraio per le edicole non piace. "Soprattutto i primi giorni – spiega Walter Paglia, titolare a Portoferraio dell’edicola del Ponticello insieme a Pasquale Giano - ci toccherà fare un doppio turno al mattino senza poterci alternare come facciamo spesso in inverno. Bisognerà che uno di noi due si metta alla porta a controllare il green pass mentre l’atro starà alla vendita. I clienti fissi li abbiamo già avvertiti e qualcuno di loro ha storto la bocca. Abbiamo anche dei clienti no vax ai quali abbiamo detto che porteremo noi il giornale fuori dal negozio".

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno