Inceneritore, i sindacati vanno dal Pd

Livorno, Cgil, Cisl, Uil e Fiadel i hanno incontrato ieri il segretario comunale Mirabelli. Sale la tensione

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"La continuità del termovalorizzatore è assolutamente necessaria per il bene della città. Si avvii immediatamente il rinnovo dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per questo impianto. Diciamo la verità ai livornesi: rischieranno di rimetterci milioni di euro quando sarà chiuso". Lo sostengono con convinzione Cgil, Cisl, Uil e Fiadel che rappresentano i dipendenti di Aamps. Lo hanno ripetuto ieri pomeriggio a Federico Mirabelli, segretario comunale del Pd, che hanno incontrato nella sede di via Donnini. "Abbiamo chiesto al Pd di fare pressione sul Comune affinché sia chiesto il rinnovo dell’AiA per il termovalorizzatore. – ha riferito Emiliano Sartorio la delegazione sindacale – è fondamentale allungare la vita del termovalirizzattore fino all’entrata in funzione dei nuovi impianti (il digestore anaerobico, ndr) per sostenere Aamps economicamente e per salvaguardare i posti di lavoro fino a quel termine". Filippo Ferrari segretario provinciale del Fiadel e Piero Pineshi Fiadel rerritoriale hanno detto: "Quando sarà chiuso il termovalorizzatote, dovranno essere ricollocati coloro che ci lavorano oggi con le stesse mansioni e livelli. Intanto prima del 10 settembre va rinnovata l’Aia per l’inceneritore. Lunedì pomeriggio incontreremo la giunta con il sindaco e Fortini di ReteAmbiente per avere notizie dettagliate".

Mirabelli ha risposto: "Faremo le nostre valutazioni con Aamps per vedere se è economicamente possibile seguire questa strada. Siamo d’accordo per il prolungamento dell’Aia in funziona della realizzazione dei nuovi impainti". Cgil, Cisl, Uil e Fialdel hanno spiegato ai vertici locali del Pd che "gli alti costi riferiti al termovalorizzatore nel passato erano dovuti alle basse tariffe di conferimento dei rifiuti al Picchianti da parte delle altre aziende dell’ Ato Costa". Hanno aggiunto: "Come disse Federico Castelnuovo (ex amministratore unico di Aamps durante il mando del sindaco Cinque Stelle Filippo Nogarin, ndr) il concordato di Aamps è stato pagato grazie al termovalorizzatore, che per questo motivo è stato costretto a marciare continuamente". Sulla raccolta porta a porta: "È stata progettata male (all’epoca del mandato dei Cinque Stelle, ndr) e oggi è rimasta simile alla sua prima versione ed è stata accoppiata all’errore di chiudere l’impianto di pre-selezione (fino a poco tempo fa) adibito a dividere i rifiuti in ingresso all’inceneritore. Tutte queste difficoltà oggi sarebbero state superate con l’ingresso di Aamps in ReteAmbiente, che ha deciso che chi porta i rifiuti a Livorno deve pagare 139,50 euro a tonnellata. Il pre-selezionatore è tornato parzialmente in funzione quest’anno".

Monica Dolciotti