"Individuare e punire i responsabili"

Livorno, le scritte antisemite, Celeste Vichi (Italia Israele) chiede alle istituzioni di agire velocemente

Non si arresta lo sdegno a Livorno per l’ennesima scritta antisemita apparsa sulla saracinesca di un banco al mercato di via Buontalenti venerdì.

Celeste Vichi, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Livorno, esprime sdegno e preoccupazione per tale vile gesto. "L’Associazione Italia-Israele intende stigmatizzare con forza l’ennesimo episodio di antisemitismo verificatosi a Livorno. Purtroppo addolora constatare il ripetuto verificarsi nella nostra città di tali gesti. Proprio Livorno ha adottato di recente la mozione di antisemitismo dell’IHRA. Bisogna registrare, infatti, che non è la prima volta che tali gesti fanno, peraltro, seguito a menzognere dichiarazioni diffuse contro lo Stato di Israele, secondo le quali le carceri israeliane sarebbero piene di bambini palestinesi destinati al commercio degli organi, e che lo Stato Ebraico sia uno stato di apartheid". "L’Associazione Italia-Israele chiede alle istituzioni di individuare al più presto i responsabili di questo ignobile gesto, – conclude – affinché siano condotti davanti alla giustizia e puniti severamente".

Anche Susanna Ceccardi , europarlamentare della Lega, interviene duramente. "Voglio esprimere la mia più totale e sincera solidarietà alla Comunità Ebraica di Livorno, ancora al centro di episodi di antisemitismo. Si tratta di un gesto inqualificabile e inaccettabile. A Livorno, una città in cui la Comunità Ebraica ricopre un’importanza assoluta, con la presenza di numerosi esponenti nel modo civile ed economico, e della Sinagoga, non possiamo permetterci di tollerare ancora una volta questi episodi che sono frutto di un clima di odio e intolleranza. Sono fatti da condannare e su cui intervenire e mi auguro che le forze dell’ordine possano risalire ai responsabili nel più breve tempo possibile". La Ceccardi sottolinea: "In un territorio che ha sempre portato rispetto alla Comunità Ebraica, come quello toscano, la mia vicinanza e quella di tutta la Lega toscana è d’obbligo".

Anppia, Anpi, Aned e Anei condannano fermanente "l’infame e minacciosa scritta comparsa su una saracinesca del mercato di Livorn. Si è rinnovata, con questo gesto, una manifestazione di antisemitismo, odio e intolleranza frutto di tempi che la storia ha definitivamente condannato". Il loro appello: "Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla Comunità Ebraica, rinnoviamo la richiesta, alle istituzioni democratiche, alle forze politiche, alle donne e agli uomini che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, chiediamo che vengano messi fuori legge tutti quei gruppi che continuano a fare propaganda di odio, razzismo, antisemitismo".

M.D.