Isolamento ’infinito’, quasi da fine pena mai

Non è così semplice uscire di casa dopo la guarigione da covid. Ci sono situazioni di lunghe attese per avere la certificazione Asl

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"Per interrompere l’isolamento dei soggetti risultati positivi al covid (asintomatici e non, ndr), è sempre necessario l’attestato di guarigione inviato dall’Ufficio di Igiene Usl". Lo sottolinea l’Azienda Usl Toscana nord ovest chiamata in causa perché, soprattutto a Livorno sono tanti i pazienti che pur risultando negativi all’ultimo tampone (in special modo gli asintomatici), sono ancora in attesa dell’attestato di guarigione dell’Ufficio di igiene. Insomma c’è chi aspetta giorni, tra gli asintomatici anche più di una settimana, per avere il via libera per uscire. Senza quel foglio non si può mettere il naso fuori di casa, dopo giorni (alle volte anche 20 o 30) di ‘reclusione ‘ in casa per i più fortunati. All’Ufficio di Igiene Usl il personale scarseggia e la mole di lavoro per smaltire il recapito degli attestati di guarigione è enorme. Ma a complicare le cose ci si mette la farraginosità della procedura: nessun soggetto negativizzato può uscire dalla propria dimora se non ha ricevuto l’attestazioe ‘termine isolamento sanitario’. Questo porta ad allungare i tempi di isolamento a dismisura oltre il dovuto e in tanti tempestano di telefonate sia i medici di famiglia, sia l’Ufficio di Igiene Usl invocando la liberazione, che i medici negano in mancanza del suddetto attestato. Sempre la Usl spiega: "L’isolamento dei casi di documentata infezione da Sars-CoV-2 deve avvenire in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione. Il provvedimento di isolamento viene notificato al soggetto positivo al Covid 19 dal servizio di Igiene Pubblica nel minor tempo possibile dall’esito positivo del tampone. Nel frattempo il soggetto deve rispettare le regole per l’isolamento". La durata e termine dell’isolamento sono state aggiornate secondo i casi. I positivi asintomatici di cui trattiamo per la Usl "possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test molecolare)". Ma sul piano pratico l’attestazione del ‘termine isolamento sanitario’ viene recapitata sempre in ritardo. I casi positivi sintomatici "possono rientrare in comunità - precisa la Usl - dopo un periodo di isolamento di almeno10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando perdita di olfatto, gusto e alterazione del gusto che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test molecolare)".

Monica Dolciotti

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